Ginevra Seccacini spicca il volo dalla Cluentina al Perugia. La 12enne di Macerata, cresciuta nel settore giovanile della formazione di Piediripa, approda nell’Under 15 del club umbro, la cui prima squadra milita in Serie B. «Ero in società con la Cluentina, avevamo il vivaio e le ho fatto provare il calcio – dichiara il papà Matteo Seccacini -. Poi la passione è nata da sé, giocando. Finora il settore giovanile per lei è stato misto, maschi e femmine insieme. È molto contenta di questo salto al Perugia. A quest’età, dodici anni, non c’è un vero e proprio ruolo, lo andrà a scoprire nelle stagioni a venire con i futuri allenatori, saranno loro a capire quello ideale per lei. A Ginevra piacerebbe essere centrocampista o esterno di fascia. È il suo sogno – prosegue il padre -. Per ora farà avanti e dietro. Un giorno l’accompagno io e un giorno la mamma. Farà il terzo allenamento a Macerata, sempre alla Cluentina. Più la partita. A 14 anni vedremo: se si troverà bene valuteremo un convitto. Tengo a precisare che, sapendo che è un sacrificio, la famiglia ha voluto assecondare il desiderio della bambina».
Proprio Ginevra vuole fare dei ringraziamenti speciali. «Ringrazio tutti i mister che ha avuto in questi anni, specialmente Simone e Cristian Cicarè e Marco Aliberti: mi sono stati molto vicini». A scoprire il talento di Ginevra Seccacini è stato Matteo Siroti, responsabile scouting dell’area Marche per il settore giovanile del Perugia. «Ginevra veniva a fare delle lezioni private nel mio centro sportivo, con l’allenatore Simone Cicarè. Ho iniziato a visionarla e mi è sembrata molto interessante. L’ho proposta al Perugia ed è andato tutto a buon fine – spiega l’osservatore -. Sono tre anni che lavoro lì, c’è un rapporto di fiducia e stima, per cui l’abbiamo presa senza provino. Ho portato a Perugia quindici ragazzi, lei è la prima femmina: è stata una scoperta e una novità anche per me. Purtroppo in questo campo c’è sempre poca visibilità, poi capitano delle belle sorprese come Ginevra e secondo me vanno colte subito. Non ho esitato un istante. La reputo una ragazza con grandi margini di miglioramento ma che parte da una buona base. C’è una bella prospettiva per fare qualcosa di interessante. Sono felice di averle dato questa opportunità. Adesso sta a lei giocarsela».