di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
Tornare alla natura, al rapporto con la terra e con le piante, una “Basilicon valley” anziché una “Silicon valley”. E’ questa l’idea semplice e rivoluzionaria di “Piantiamocela”, una “non associazione” che ha lo scopo di piantumare. Cosa? Spazi demaniali, orti, parchi, giardini, aree verdi, zone industriali, spazi pubblici e privati.
E’ stata la loro idea di futuro ad aprire la terza serata del Civitanova Film Festival al Varco sul mare. Prima dell’inizio delle proiezioni dei cortometraggi in gara è stato dato spazio ad alcune realtà che hanno interpretato il “Cosa sarà” tema del festival di quest’anno, dalla celebre canzone di Lucio Dalla per parlare di futuro. E ad intervistare il gruppo di attivisti Leonardo Luchetti di Cronache Maceratesi Junior, assieme ad Alessandra Pierini responsabile del progetto Cm Junior. «Cronache Maceratesi junior è nato da una costola di Cronache Maceratesi – ha raccontato Alessandra – ma poi ha iniziato ad avere una vita propria e a camminare sulle sue gambe. Pensiamo che sia facile parlare alle nuove generazioni, ai bambini e alle bambine, ma non è così, perché sono lettori più esigenti, conoscono tutto e vogliono sapere ancora di più, essere informati in modo dettagliato e preciso. Abbiamo accolto questa sfida inserendo dei progetti con le scuole e introducendo all’interno della redazione giovani reporter, proprio come Leonardo». E proprio Leonardo Luchetti, 14 anni appena, ma con una disinvoltura, consapevolezza e proprietà di linguaggio da far invidia a colleghi adulti, ha raccontato la propria esperienza e intervistato per il pubblico del CFF, introdotto dai direttori artistici Michele Fofi e Peppe Barbera, i gruppi del progetto Piantiamocela di cui è ideatore Marco Fermani: «Piantiamocela non è un’associazione – ha spiegato Fermani – perché non vogliamo deresponsabilizzare i singoli. Non vogliamo che si pensi: “bene, c’è un’associazione che lo fa e io sono a posto, ma vogliamo essere un gruppo, e ognuno deve e può fare la propria parte. Io non avevo mai piantato alberi, ma credo che è arrivato il momento di muoversi in questa direzione altrimenti le nuove generazioni non avranno un futuro da raccontare». E proprio da Alessandra Pierini è stata lanciata la scommessa agli organizzatori del CFF ad inserire nelle prossime edizioni una sezione dedicata ai giovani filmaker, uno spazio del festival per far sperimentare i ragazzi e le ragazze alla scoperta del proprio talento. Al termine del dibattito la proiezione di 6 dei 19 cortometraggi in gara. Oggi il Civitanova film festival si sposta nel pomeriggio a Civitanova Alta al bar Cerolini: alle 18.30 incontro con Maria Laura Rosati autrice del libro Dispassione, relatrice Cristiana Sanchioni. Alle 21.30 si torna al Varco con la proiezione di Marche, una terra di scenografi, documentario di Tommaso Malaisi e l’incontro col regista prima della visione degli ultimi 6 corti in gara.