«Così abbiamo imparato a parlare in pubblico»

«Così abbiamo imparato a parlare in pubblico»

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RECANATI – Il liceo Leopardi ha avviato un progetto in collaborazione con Voice21 Uk che punta allo sviluppo delle “oracy skills”, le capacità orali e di ascolto essenziali nella vita e nel lavoro

 

Alcuni degli alunne ed alunne del corso Oracy and public speaking skills

Alcuni degli alunne ed alunne del corso Oracy and public speaking skills

I giovani, cioè “protagonisti del nostro futuro” come li ha definiti il presidente Sergio Mattarella durante il suo discorso per i 75 anni della Repubblica, hanno un ruolo fondamentale nella società, ma negli ultimi tempi, causa pandemia, hanno perso un po’ di quel contatto con la rete sociale che è momento di confronto per l’evoluzione personale.

Eusebia Palombarini, Lisa Kester-Dodgson, Enrica Cerquoni, Sarah Howell e Sofia Vinciguerra

Eusebia Palombarini, Lisa Kester-Dodgson, Enrica Cerquoni, Sarah Howell e Sofia Vinciguerra

La nuova sfida è quindi quella di recuperare l’oralità, cioè la capacità di parlare e ascoltare, di essere coinvolti in un dialogo costruttivo, dell’articolazione e sviluppo dei pensieri e delle nozioni, requisito essenziale nella vita e nel mondo del lavoro, anche nelle lingue straniere studiate a scuola.
La sfida è stata accolta dal liceo G. Leopardi di Recanati ha avviato durante l’ultimo anno scolastico il progetto “Oracy and public speaking skills in the English classroom”, focalizzato sull’insegnamento delle competenze di oralità. Tenuto dalle docenti Sarah Howell e Lisa Kester-Dodgson e dalle referenti, professoresse Enrica Cerquoni ed Eusebia Palombarini, il corso è stato fin da subito lodato dal preside professor Claudio Bernacchia.

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Il corso è terminato con un evento finale “Spark Speech Day” il 3 giugno in diretta streaming sulla piattaforma Youtube. Studenti e studentesse hanno messo in pratica le competenze di oralità e public speaking acquisite. Chi ha parlato dei film preferiti, chi di cause ambientali e animaliste, chi dello sport e del gioco di squadra: ragazzi e ragazze hanno accolto la sfida di parlare in pubblico nella loro scuola e in una lingua straniera tra gli applausi dei compagni e delle compagne.

Il percorso progettuale si è rivolto, in forma sperimentale, a due classi del primo biennio e si basa sull’approccio di Voice21 UK, un’associazione educativa britannica, di cui Howell e Kester-Dodgson sono International Oracy Leaders, che punta all’insegnamento della competenza orali, di ascolto e parlato, e sulla formazione professionale di docenti e dirigenti. L’obiettivo delle docenti è di allargare il progetto e coinvolgere quante più classi e scuole, diffondendo così l’importanza dell’insegnamento e dell’apprendimento delle capacità orali.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto l'attestato

Tutti i partecipanti hanno ricevuto l’attestato

«L’oralità è la nostra capacità di articolare idee, sviluppare la comprensione e coinvolgerci con gli altri attraverso la lingua parlata e l’ascolto – dichiara Enrica Cerquoni, coordinatrice del progetto – A scuola l’oralità è uno strumento potente per apprendere, formando i discenti ad essere dei parlanti e degli ascoltatori più efficaci, li responsabilizziamo e diamo loro gli strumenti per capire meglio se stessi, gli altri e il mondo intorno a loro. L’oralità può essere insegnata in tutte le discipline e favorisce anche la formazione dei docenti per consolidare la loro metodologia didattica.»

«Il progetto Oracy Recanati si tratta di un progetto veramente innovativo. È attraverso il parlare che costruiamo i significati, stabiliamo relazioni e interagiamo con gli altri – afferma Sarah Howell – La nostra capacità di esprimere idee in modo efficace e la fiducia nell’esprimere opinioni sono profondamente connesse con la nostra capacità di parlare. Introducendo l’insegnamento dell’oracy (oralità) con lo sviluppo di competenze quali lavori di gruppo (discussion groups), debating, public speaking, si potenzia e migliora un percorso formativo che facilita il raggiungimento per tutti gli studenti di standard più elevati nel curriculum e risultati migliori negli esami, oltre che aiutarli a trovare la propria voce, una voce che può cambiare la loro vita futura.»

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«Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per via della pandemia – dice Lisa Kester-Dodgson – abbiamo visto crescere nei ragazzi l’autostima e la sicurezza che avviene quando realizzano che quello che hanno da dire è importante e che vengono ascoltati.
Il liceo di Recanati ha recepito subito l’importanza del progetto, stanno emergendo dati sempre più preoccupanti sull’effetto che la pandemia ha avuto e sta avendo su ragazze e ragazze. Come molti insegnanti testimoniano, si sta creando un vero gap nelle competenze comunicative. Le attività di sviluppo delle capacità orali possono aiutare tutti a comunicare in modo efficace. I giovani devono essere consapevoli che la loro voce conta».



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