“Un parco pulito è bello, se lo sporchi diventa brutto”. Semplici e dirette le parole che Maria e Gloria, 5 anni ciascuna, hanno scelto di scrivere su un foglio che sarà affisso nel parco Eleuteri di Montelupone. Ti spiego un attimo la storia di queste bambine (e delle loro compagne e compagni di classe) e di questo parco, perché – fidati – ti piacerà molto.
Maria e Gloria vanno a scuola nella materna Ancelle del Sacro Cuore di Montelupone e a causa di questa pandemia che ormai purtroppo conoscerai benissimo anche tu (ma non è di questo che voglio parlarti oggi), la loro scuola spesso si svolge all’aperto, nei parchi della città. Una delle loro maestre racconta che, approfittando del fatto di stare in mezzo alla natura, «giorno dopo giorno abbiano cercato di lavorare sul rispetto per l’ambiente che ci ospita partendo da quello che noi frequentiamo maggiormente. I bambini e le bambine hanno fatto il resto. In loro è nata una sensibilità verso questa tematica e hanno guardato con occhi diversi il mondo intorno. Diverse volte abbiamo trovato il parco sporco, nonostante i numerosi cestini presenti ed è così che hanno iniziato ad arrabbiarsi per la sporcizia».
Così la scuola ha deciso di trasformare la rabbia in un messaggio utile per la comunità, attraverso i cartelli dove si invitano le persone che frequentano il parco a non lasciare rifiuti in giro. E non solo. Bambini e bambine, insieme a Marco Ciarulli che è il referente di Legambiente e a Giada Giorgetti, assessora all’Ambiente del Comune, si sono armati di sacchetti, guanti e pazienza e hanno pulito il parco anche insieme alle maestre e alle suore dell’istituto.
«Siamo ospiti in questo pianeta – conclude la maestra che ci ha fatto conoscere questa bellissima storia -, vogliamo dare il nostro contributo quotidiano per rendere il paese che viviamo migliore di come ce lo stanno lasciando».
(Fe. Nar.)