sabato, Luglio 27, 2024

“Femminicidio, violenza e stalking”,
il coraggio di Francesca Baleani:
«Ho deciso di non essere più vittima»

MACERATA - Videoconferenza con due classi del liceo scientifico "G.Galilei". Protagonista la donna che ha invitato a denunciare le violenze, a credere nella vita, nella legge e nelle istituzioni

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Francesca Baleani durante la videoconferenza

La maceratese Francesca Baleani, assistita dall’avvocato Paolo Carnevali, protagonista dell’incontro “Femminicidio, violenza e stalking”, organizzato al liceo scientifico “Galilei” di Macerata nell’ambito dell’insegnamento interdisciplinare dell’Educazione Civica,

Baleani e il suo avvocato hanno raccontato, dal punto di vista giuridico e strettamente personale, l’esperienza del tentato omicidio subito il 4 luglio del 2006 durante una videoconferenza che ha coinvolto due classi quinte, sezione E e M, del liceo scientifico “G.Galilei” di Macerata. La docente di Diritto Francesca Serafini e la docente di Lettere Annalisa Campanaro, hanno coinvolto le colleghe Giuseppina Capodaglio e Donatella Tittarelli in un approfondimento del tema nell’ambito dell’insegnamento interdisciplinare dell’Educazione Civica, preparando gli studenti e le studentesse all’ascolto della testimonianza d’eccezione.

L’avvocato Carnevali ha ricordato come, mentre l’Italia quel giorno si preparava ad assistere alla partita dei mondiali di calcio Germania – Italia, Bruno Carletti, l’ex coniuge della Baleani, si presentava a casa di lei alle 7 del mattino, tenendo in una mano le paste per la colazione e nell’altra un bastone con cui di lì’ a poco avrebbe inferto colpi in tutto il suo corpo e alla testa con violenza inaudita, tentando anche di strozzarla con un cavo del telefono, convinto, infine, di averla uccisa. Ma le cose non andarono così: nonostante lui avesse provveduto a chiudere il corpo in un sacco e a scaricarlo in un cassonetto dell’immondizia in zona Montanello di Macerata,  la Baleani fu salvata da un giovane diciottenne che sentì dei gemiti provenire dal cassonetto.

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Il racconto è proseguito con l’intervento, commovente ed eccezionalmente lucido, della Baleani che ha sottolineato come, anziché indugiare nel dolore e nel rancore per l’efferato gesto, di cui peraltro l’ex coniuge non ha mai saputo spiegare i motivi, con straordinaria fermezza ha deciso di non essere più vittima e di concentrarsi su se stessa e sulla sua rinascita a nuova vita dopo mesi di coma, circondata dall’affetto dei suoi familiari e dalla professionalità di medici i quali, scettici sulla possibilità di un recupero fisico e psichico della giovane donna, si sono dovuti ricredere davanti all’assoluta determinazione di una totale ripresa, in primis psicologica. La testimonianza che Francesca Baleani ha offerto agli studenti del liceo è seme che dovrà germogliare nelle coscienze di molti affinché vi sia coraggio di denunciare maltrattamenti, persecuzioni e violenze di genere e si possa imparare dalla forza di una donna così coraggiosa e dall’impegno e competenza del suo legale che la fiducia nella vita, nelle istituzioni e nella legge va sempre alimentata e sostenuta.

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