giovedì, Dicembre 5, 2024

Adolescenti e distanziamento
«Far capire che il benessere degli altri
dipende dalla loro condotta»

SAN GINESIO - Docenti e famiglie hanno partecipato ad un incontro online promosso dall'Istituto di Istruzione Superiore "A. Gentili". Presenti anche i sindaci Ciabocco e Piergentili (Sarnano), oltre alla dirigente Ghezzi

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Un momento del confronto online tra famiglie e docenti organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “A. Gentili” di San Ginesio

L’Istituto di Istruzione Superiore “A. Gentili” di San Ginesio ha organizzato, nei giorni scorsi, un incontro on-line con famiglie ed docenti, per confrontarsi sui temi del distanziamento sociale e dell’apprendimento degli adolescenti nella Fase 2. L’obiettivo dichiarato dell’evento era quello di condividere strategie per spiegare e motivare gli studenti e le studentesse ad un rispetto consapevole delle regole, in modo che essi stessi possano essere testimoni di nuove abitudini di vita a tutela della salute collettiva. La partecipazione dei sindaci del comune di Sarnano, Luca Piergentili, e di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, sottolinea l’attenzione delle amministrazioni verso la comunità scolastica, oltre che il plauso agli adolescenti per il comportamento tenuto durante il lockdown.

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I sindaci Ciabocco e Piergentili

Il primo cittadino Ciabocco ha ricordato il loro impegno per l’attivazione della fibra, al fine di garantire una migliore connettività alla popolazione con la ripresa della attività produttive e la collaborazione tra i comuni nella gestione anche di questa emergenza, in aree messe nuovamente alla prova dopo il terremoto del 2016 e l’impegno dell’amministrazione al fianco della scuola e della comunità, anche nell’ottica di avviare una ripresa economica e turistica. Il sindaco Piergentili, invece, ha sottolineato l’importanza che ha avuto l’attivazione della scuola con la didattica a distanza, complimentandosi con l’istituto “A. Gentili” per aver reagito tempestivamente e concretamente al fianco degli studenti, delle studentesse e delle famiglie, inoltre si è rivolto a quest’ultime evidenziando l’importanza del rispetto delle regole nell’interesse dell’intera comunità, soprattutto quando aumenterà l’affluenza nei comuni montani di turisti e proprietari di seconde case. La coesione che la comunità ha dimostrato in questi mesi è stata fondamentale e l’impegno degli adolescenti nella condivisione delle regole di comportamento imposte dall’emergenza sanitaria è stato frutto di un percorso condiviso tra famiglia e scuola .

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La dirigente Maura Ghezzi

La dirigente scolastica Maura Ghezzi, dopo un bilancio sugli impegni degli ultimi mesi, ha confermato la presenza della scuola al fianco degli alunni e delle alunne con iniziative ed attività volte a motivarli, oltre che ad impegnarli conservando la loro routine. Una particolare attenzione in questo momento è posta ai maturandi, che concluderanno il loro percorso con un colloquio orale assistito da una commissione, composta da professori che conoscono il loro percorso di apprendimento. I giovani sono quelli che hanno subito maggiormente gli effetti delle restrizioni , mostrando difficoltà di concentrazione, di organizzazione e soffrendo la mancanza di socialità. I professionisti invitati sono stati preziosi relatori su un tema nuovo e contingente, che ogni giorno delinea profili diversi ed apre nuovi fronti, soprattutto con il passare dei giorni, particolarmente per gli studenti e le studentesse che da oltre due mesi frequentano i loro pari solo on-line .

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Il sindaco Piergentili

Paolo Nanni dell’associazione Red e la psicologa Elisabetta Di Fabio hanno offerto spunti di riflessione e strategie di approccio per condividere il distanziamento sociale tra adolescenti, nelle famiglie e nella comunità. Nanni si è rivolto direttamente ai ragazzi dietro agli schermi con le loro famiglie, stimolandoli a riflettere sull’importanza di assumente una responsabilità individuale nei confronti della società, maturando la consapevolezza e la convinzione che le regole fissate sono necessarie e di quanto il benessere degli amici e dei familiari dipenda dalla loro condotta individuale. Le scelte ponderate di ogni adolescente oggi più che mai si evidenziano come una risorsa nella Fase 2, evitando di tornare indietro. L’adattamento alle misure di prevenzione è stato parificato all’adattamento avuto dopo il terremoto, in cui i ragazzi e le ragazze si sono abituati ad individuare luoghi sicuri durante uno scossa. Oggi tutti noi dobbiamo accettare di usare i dispositivi di protezione nella vita sociale, in cui i giovani sperimentano la loro vita sociale ed affettiva. Il dopo del lockdowm deve essere ben compreso, inquadrando la nostra nuova realtà con una ripartenza in cui l’uso dei dispositivi deve diventare un’abitudine.

 

La psicologa Di Fabio ha sottolineato che la capacità di adattamento degli adolescenti alla nuova realtà è ancorata alla testimonianza che gli adulti sono in grado di trasmettere adottando il distanziamento sociale e mostrando partecipazione ed interesse al percorso didattico che i ragazzi e le ragazze stanno seguendo da remoto. La didattica a distanza è stata un’esigenza, ma impone che vi sia una motivazione interiore dello studente all’impegno, che va appunto stimolato con un maggiore interessamento e stimolo alla comunicazione dei giovani. L’uso di nuove tecnologie possono stimolare l’interessamento dei ragazzi e delle ragazze, soprattutto collegando le materie insegnate con la vita concreta, in cui in famiglia ci si confronta giornalmente, poiché l’apprendimento attraverso l’esperienza costituisce un valore rilevante andando verso una didattica attiva. La psicoterapeuta ha evidenziato anche, come abbiamo amaramente sperimentato nello stravolgimento della nostra quotidianità, che la diffusione del Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento del virus hanno portato a dei mutamenti radicali del nostro modo di vivere e nella percezione del mondo che ci circonda.

Il nostro territorio, già provato negli ultimi anni dagli eventi sismici e dal conseguente perdurare di situazione di disagio, ha subito un ulteriore colpo, ma le persone come sempre in momenti di forte criticità hanno mostrato forza, responsabilità e la grinta giusta per reagire. Lo stanno dimostrando i ragazzi e le ragazze, che hanno accettato le restrizioni imposte nonostante le difficoltà legate anche alla loro particolare età, lo hanno dimostrato i genitori, che hanno dovuto reinventare una quotidianità familiare e lavorativa, e si stanno dividendo fra mille preoccupazioni, e lo dimostrano gli insegnanti, che si sono misurati con nuove metodologie didattiche e nuovi strumenti, con grande passione e competenza e non senza difficoltà. Nel pieno dell’emergenza le nostre energie sono state risucchiate dall’organizzazione e dal ripristino della didattica, essenziale per non spezzare una continuità educativa quanto mai importante.

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L’incontro dei giorni scorsi ha avuto l’obiettivo di creare uno spazio per condividere quanto fatto finora e per confrontarsi su cosa aspettarsi e come affrontare questa seconda fase, che sarà un momento che vedrà tutti ancora di più protagonisti responsabili delle proprie sorti. Proprio su questa realtà ancora così instabile vale la pena provare a riflettere insieme, dopo aver portato la scuola all’interno delle case ed aver accompagnato gli studenti e le studentesse verso la conclusione dell’anno scolastico conservando la routine dell’impegno quotidiano. L’uso della tecnologia è stato sicuramente un volano per affiancare gli alunni e le alunne, ma ora il desiderio di gruppo e di comunità non può più essere vissuta solo digitalmente, per cui è essenziale comprendere come aiutarli a comprendere l’importanza delle regole di distanziamento sociale in ogni contesto, anche in quelli che hanno avuto meno casi. La possibilità di tornare ad una normalità sociale, economica e culturale passa attraverso la trasformazione delle regole del distanziamento in abitudini di vita, che rispetto al passato modificano sostanzialmente lo stare insieme ed il fare gruppo per famiglie ed adolescenti. In questo contesto la scuola offre una proposta ed uno spazio di riflessione, in quanto la contiguità tra comunità scolastica e comunità sociale può costituire una risorsa importante per agevolare la maturazione di nuove abitudini fuori dal contesto digitale in cui si continua ad esplicitare l’azione educativa della scuola .

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