“Scuola Sport Salute”,
le tre “S” che contano

“Scuola Sport Salute”,
le tre “S” che contano

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CINGOLI – Il progetto è stato organizzato dalla Polisportiva Cingoli, dall’Avis locale e dall’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica”. L’iniziativa mira a sensibilizzare i giovani sull’importanza di tenere stili di vita adeguati, praticando attività sportive, dedicando tempo allo studio e facendo attenzione alla prevenzione delle malattie

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Un momento del weekend organizzato per il progetto “3S – Scuola, Sport, Salute”

È stato avviato con successo il progetto “3 S – Scuola, Sport, Salute”, organizzato dalla Polisportiva Cingoli, dall’Avis locale e dall’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica”. L’iniziativa mira a sensibilizzare i giovani della scuola secondaria di primo grado sull’importanza di tenere stili di vita adeguati, praticando attività sportive, dedicando tempo allo studio e facendo attenzione alla prevenzione delle malattie. Venerdì la due giorni del progetto è iniziata con il torneo delle classi di pallamano presso il palasport “Luigino Quaresima”. È stato un pomeriggio all’insegna del divertimento, anche se i ragazzi e le ragazze hanno dato il 100 percento per vincere la coppa messa in palio dall’Avis comunale. Il torneo prevedeva un girone all’italiana tra le classi prime, seconde e terze della secondaria di primo grado. Per quanto riguarda la prima media, ha vinto la sezione C. Tra le seconde, hanno primeggiato i ragazzi e le ragazze della classe C. Nelle terze, invece, ha vinto la 3A. Alle premiazioni hanno partecipato il presidente della Polisportiva Cingoli, Simone Ciattaglia, la vicepresidente dell’Avis Cingoli, Floriana Crescimbeni, e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Mestica”, Emanuela Tarascio. L’Avis ha offerto a tutti i partecipanti una speciale maglietta celebrativa e delle pettorine, oltre ad aver fornito alla Polisportiva il materiale sportivo di palloni e porte.

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Sabato, invece, alla scuola media “E. Mestica” di Cingoli, il progetto è proseguito con l’incontro formativo rivolto ai giovani della terza media. All’incontro hanno partecipato Daniela Cimini, medico dell’Area Vasta 2 del comparto Prevenzione Malattie Infettive, Patrizia Sacchi, dietologa e nutrizionista, e Yada Orazi, psicologa e psicoterapeuta. La dottoressa Cimini ha parlato dell’importanza delle vaccinazioni, definita come una delle più grandi scoperte mediche mai fatte dall’uomo. Prevenire è meglio che curare: i vaccini sono una tra le armi di prevenzione più efficaci a disposizione della sanità pubblica. L’intervento ha evidenziato l’importanza delle vaccinazioni come prevenzione di malattie infettive molto pericolose, per le quali non esiste una terapia o questa non è sempre efficace. Si è parlato anche dell’importanza nel rispettare il calendario vaccinale, per garantire la salute dei ragazzi e delle ragazze, ma anche per contribuire al controllo a livello locale o mondiale di alcune malattie.

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La dottoressa Sacchi ha parlato, invece, della rilevanza dell’attività motoria come elemento fondamentale della crescita psicofisica dei giovani e di come sia uno strumento primario per la tutela della salute e un’arma per combattere il rischio di obesità e sovrappeso. È stato anche evidenziato, come l’alimentazione sia un fattore determinante nella prestazione degli sportivi, ed è essenziale anche per assicurare un regolare accrescimento fisico e mentale. Per questo motivo, sin da piccoli è importante far sapere agli studenti e alle studentesse cosa, quanto e come mangiare prima, durante e dopo l’attività fisica. È stato trattato anche l’argomento della distribuzione ottimale dei nutrienti nella giornata, e l’importanza di assumere alimenti il più possibile sani, soprattutto rispettandone la stagionalità. La dietologa e nutrizionista, inoltre, ha messo in evidenza il valore dell’alimentazione in questa fase di vita dei giovani e di come sia un fattore cruciale, non solo per garantire buoni risultati sul campo, ma anche e soprattutto per una buona crescita e un buon rendimento nelle attività scolastiche. Un’alimentazione errata, per eccesso o difetto, per qualità e quantità, non soltanto può pregiudicare la prestazione atletica, ma può portare a problemi nella crescita, che a loro volta potranno essere causa di problemi ancora più seri nell’età adulta.

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L’incontro si è concluso con l’intervento della dottoressa Yada Orazi, la quale ha evidenziato come la psicologia e lo sport siano intrinsecamente legati: lo sport ha un effetto salutare sull’equilibrio psicologico degli studenti e delle studentesse, li allena all’iniziativa, alla responsabilità, li spinge alla socializzazione e alla cooperazione, insegna a pensare, valutare e proporre. Il progetto vedrà in futuro ulteriori iniziative, come per esempio un seminario con un testimonial dello sport.

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