Sono moltissimi i ragazzi e le ragazze che compongono i 100cellos, in concerto domani sera allo Sferisterio. Dopo una difficoltà iniziale, il reclutamento è diventato semplice, con un ricambio continuo nel gruppo diretto da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi. I violoncellisti che frequentano il conservatorio chiedono ai loro maestri di partecipare ai concerti. Questi sono diventati un veicolo di promozione per la musica che esce così dai luoghi più tradizionali.
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Tra i neofiti di Macerata c’è Cosmaola Antonella Nitti, 16enne di Bari che pensava prima al pianoforte ma poi dopo una iniziale diffidenza ha scoperto il violoncello: «Una bella esperienza e non pensavo fosse tutto così ben organizzato nonostante siamo in 100. Io volevo studiare il pianoforte inizialmente ma poi ho provato il violoncello, è uno strumento bello e caloroso che non cambierò più. L’ho conosciuto alle scuole medie ma senza “innamorami”, poi l’ho ripreso al conservatorio. Macerata è una città bellissima con tanta attività musicale». La musica per Cosmaola è una questione “di famiglia”: anche il nonno era musicista e così Basilio Nitti e Nina Silvetti di Bari hanno accompagnato la loro figlia 16enne, dal nome coniato mettendo insieme i santi Cosma e Paola, a Macerata.
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Alloggiano in un agriturismo nella campagna maceratese e hanno scoperto una città bella e tranquilla: «Per noi è una vacanza diversa – dice Basilio – siamo emozionati per questa prima esperienza con i 100cellos, non sapevamo dell’esistenza dello Sferisterio. Sapendo del concerto l’ho cercato su Google e mi sono meravigliato di quanta bellezza c’è nei piccoli centri del nostro Paese. Ieri lo abbiamo visto dal vivo, forse torneremo».
Nella pausa delle prove all’oratorio dei Salesiani è ora di pranzo e come in un normale campo estivo arriva la pastasciutta nei tavoli all’aperto. L’atmosfera è di festa c’è chi gioca a biliardino e chi si rinfresca alla fontana. Ragazze e ragazzi “normali” con la sorpresa di scoprirli tra qualche anno su importanti palcoscenici. «E’ già accaduto – ci racconta Enrico Melozzi, – di scoprire talenti, qui si impara a suonare con la disciplina e la passione».