venerdì, Luglio 26, 2024

Quando scrivete non buttate via le parole,
concentratevi come faceva Leopardi

POTENZA PICENA - Roberto Marconi, bibliotecario ed esperto di letteratura, racconta la sua esperienza in 12 classi dell'istituto "Raffaello Sanzio"

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Roberto Marconi

Roberto Marconi, autore del progetto lettura “Chi lettura la vince” 2019 che ha fatto con le scuole elementari (prime, quarte e quinte) sulla lettura animata con tema le emozioni e sulla poesia per le quarte e su Leopardi per le quinte di Porto Potenza Picena, racconta la sua esperienza all’istituto comprensivo “Raffaello Sanzio” di Potenza Picena.

di Roberto Marconi

Credo ancora nella fantasia, nella conoscenza presa di petto, nel meravigliarmi dell’ infinitamente piccolo. E questa linea che ho impostato il mio intervento poetico. L’anno scorso con tutte le quarte della primaria, sempre di Porto Potenza, avevo gestito un laboratorio di cultura prima (portando in ciascuna classe la poesia contemporanea italiana soprattutto) e di scrittura poetica poi facendo esercitare ciascun allievo e allieva  le proprie emozioni tramite carta e penna. Tale progetto si è ben inserito col programma scolastico. In totale 16 incontri sfociati poi in modo inaspettato (col patrocinio gratuito del Comune, le introduzioni della dirigente Lautizi e dell’allora vicaria Cingolani), in una pubblicazione.

marconi-2-300x225A Porto Potenza quest’anno mi sono aggiudicato un bando scolastico dove si ricercava un esperto di poesia e lettura per le classi prime, quarte e quinte. Così a febbraio ho avviato un triplo progetto con ben 12 classi, portando tutta la mia esperienza di bibliotecario (dal 2005 alla comunale di Potenza Picena, con la collega Laura Carota e per mezzo di un’associazione culturale in convenzione con il Comune, dove prima ero volontario da più di 10 anni) dove ho maturato 15 anni di esperienza nelle letture animate (frequentando anche i corsi di Nati per Leggere, a cui la biblioteca è iscritta).
Dal 2007, tramite una cooperativa sociale sono educatore per minori e adulti con disabilità motorie, intellettive e comportamentali (grazie sia all’esperienza e alla mia Laurea in Lettere e alla quasi Laurea in Scienze della Formazione). Dal 2014, con Umberto Piersanti gestiamo una Scuola di cultura e scrittura poetica a Civitanova (con annessi Premio letterario e pubblicazioni).
La passione principale è la scrittura dividendomi tra saggi, critica letteraria e poesia. Con ogni classe della 1ª elementare ho intrapreso un percorso di lettura animata sulle emozioni: dieci appuntamenti settimanali, in cui gli alunni e le alunne partecipavano all’ascolto e alla drammatizzazione di ciascuna storia esposta. I temi erano l’accettazione dell’imperfezione, la possibilità di essere diversi o di fallire, l’imparare a gestire l’ansia anche con l’ausilio degli altri, a chiedere aiuto quando si è in difficoltà, a riconoscere le varie emozioni e a manifestarle in modo adeguato e a favorire l’autostima. Con queste letture i bimbi hanno potuto esprimersi anche con il disegno e il gioco e in aggiunta hanno potuto usufruire di una visita guidata alla Biblioteca comunale di Potenza Picena.

marconiCon ciascuna classe delle quarte, in cinque incontri settimanali, invece ho proposto un viaggio letterario alla scoperta di linguaggi, tecniche, impressioni con la lettura di liriche, soprattutto italiane, di Leopardi, Ungaretti, Montale, Sicari, Merini, Fortini, Dickinson, Lorca, Lamarque, Magrelli, Cavalli, facendo poi sperimentare, direttamente agli allievi e alle allieve, la scrittura in forma poetica, per liberare e condividere le proprie emozioni e mettersi in ascolto.
Con tutte le classi quinte (in sei incontri settimanali) trattavo principalmente di Giacomo Leopardi. Partendo dalla conoscenza delle opere principali, delle Operette morali leggeva e commentava alcuni brani e così con lo Zibaldone, per meglio sostenere poi alcuni testi dei canti: “Scherzo”, “L’Infinito”, “Alla luna”, “La quiete dopo la tempesta”, “Il sabato del villaggio”, “Il passero solitario”. È un modo per invitare i ragazzi a non andare di fretta quando scrivono, a non buttare via le parole, a concentrarsi come faceva il genio recanatese, a scegliere e combinare le parole (anche grazie all’uso del vocabolario), a riscoprire certi termini poetici, a sorprendersi nel dialogare con la natura (dove ad esempio un ostacolo può essere fonte di ispirazione), a riflettere sul concetto di piacere che a volte sta nell’intervallo di dolori o non è tanto nel soddisfare un desiderio quanto nell’attesa e nella speranza.

Questo grande progetto si è concluso in questi giorni con la pubblicazione sul sito web della Scuola di tutto il materiale prodotto, testi di poesia, racconti e disegni di tutti i partecipanti della 12 classi, grazie alla fondamentale collaborazione delle insegnanti​.

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