Quanti bimbi e bimbe servono
per abbracciare il faggio
più grande delle Marche?

Quanti bimbi e bimbe servono
per abbracciare il faggio
più grande delle Marche?

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SAN SEVERINO – Full immersion a km zero alla scoperta del mondo dell’agricoltura e nella filiera alimentare locale. E’ l’attività proposta da un campus extra scolastico che ha coinvolto le primarie di Cesolo, D’Alessandro e Luzio

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di Francesca Marsili
Educare i bambini e le bambine ad una sana e consapevole alimentazione imparando a conoscere il cibo ed il suo legame con il territorio attraverso laboratori didattici e visite guidate in aziende locali. Questa è la finalità del  progetto extrascolastico realizzato dall’Istituto comprensivo Padre Tacchi Venturi di San Severino, destinato a sessanta bambini e bambine delle scuole primarie di Cesolo, D’Alessandro e Luzio che hanno aderito all’iniziativa.campus22

Un campus estivo della durata di tre settimane, realizzato attraverso l’accesso ai fondi strutturali europei che aveva una finalità didattica. Avvicinare i bambini a stili di vita corretti, mostrare le fasi di produzione e trasformazione di alcuni alimenti, apprendere l’importanza del rapporto tra cibo e salute, effettuare percorsi di conoscenza nella natura, nel mondo dell’agricoltura e nella filiera alimentare locale, questi sono solo alcuni degli obiettivi programmati raggiunti tramite l’apprendimento esperienziale diretto. Quattro full immersion a km. zero in altrettante realtà locali dove i bambini hanno potuto osservare da vicino natura e territorio e toccare con mano le materie prime e la loro trasformazione.

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Fotostudiostyle Luca Lencinella

Quattro uscite alternate alla realizzazione di un orto scolastico in parte arato con gli operatori della Coldiretti. Nell’azienda apistica di Emanuele Agrifoglio, i piccoli ospiti, hanno appreso l’importanza delle api nell’ecosistema non solo per la produzione di quella magnifica sostanza che è il miele ma perché esse trasportando il polline di fiore in fiore, fecondano la pianta e di conseguenza permettono la produzione di frutti e semi ed il sostentamento quindi della nostra specie e di quella animale. Inizialmente intimoriti da pungiglioni svolazzanti, hanno poi scoperto, osservando le arnie da vicino, i diversi ruoli delle api e scoperto poi come si produce il miele, il polline, la pappa reale e la cera. Nell’azienda agricola “La collina dei ciliegi”, i bambini hanno esplorato le coltivazioni di lenticchie, orzo, ceci e scoprendo il significato di agricoltura biologica ed imparato come si fa il pane, dall’impasto alla cottura in forno.Dalla mungitura del latte nelle stalle alla produzione di yogurt, ricotta e formaggio nel Caseificio “Di Pietrantonio”, passando per l’osservazione del processo di trasformazione degli scarti organici del bestiame in gas metano attraverso un termovalorizzatore. «Quanti bambini servono per abbracciare il faggio più grande delle Marche?» si sono chiesti gli organizzatori, i nostri protagonisti lo hanno scoperto nell’ultima uscita, quella avvenuta all’interno della riserva naturale di Canfaito in collaborazione con il nucleo dei carabinieri forestali di macerata i quali hanno spiegato le regole da osservare quando si entra in un bosco.campus24

L’orto realizzato all’esterno della scuola è stato seguito dai ragazzi fin dalla progettazione. Dopo che il presidente della Coldiretti, Francesco Fucili ha personalmente zappato la terra dell’orto didattico, i bambini hanno messo a dimora erbe aromatiche e piante da ortaggio. Nei laboratori tantissime attività come analisi sensoriali delle erbe aromatiche, la compilazione della carta d’identità dei cibi, l’esecuzione di un erbario sul proprio diario, confezionamento di sacchetti di lavanda e sale aromatizzato con erbe essiccate. Hanno collaborato al progetto, per le classi prime e seconde la professoressa Sabrina  Barchetta come esperta e Barbara Tartabini come tutor, mentre per le classi terze, quarte e quinte la Professoressa Roberta Tacchi come esperta e Daniela Sparvoli come tutor.campus25campus23



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