“Cittadini navigati”:
oltre la tastiera c’è sempre una persona

“Cittadini navigati”:
oltre la tastiera c’è sempre una persona

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RECANATI – Corsi e attività destinati a ragazzi e ragazze per l’utilizzo corretto dei social e della tecnologia

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Alcuni dei partecipanti al progetto

E’ terminato l’ultimo dei moduli del progetto Pon “Cittadini Navigati” dell I. C. “B. Gigli” di Recanati che prevedeva di avviare gli studenti e le studentesse delle classi quarte e quinte della scuola primaria e delle classi della scuola secondaria di primo grado all’utilizzo delle nuove tecnologie e alla conoscenza dei pericoli che possono trovarsi sul web. Un primo modulo “Laboratorio di progettazione”, rivolto agli alunni e alle alunne della scuola secondaria di primo grado è stato condotto dal professore Vissani e dalla professoressa Esposito. Agli alunni e alle alunne è stato insegnato a progettare e realizzare manufatti con la stampante 3D della scuola.

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I due moduli “avviso ai naviganti” e “Avviso ai grandi navigatori” sono stati condotti per due incontri dal professore Benvestito dell IIS “Mattei”, che ha spiegato ai ragazzi come l’uso del pc e di internet ha cambiato la vita dell’uomo, per due incontri invece sono stati gestiti dal dottore Brocchini dell’Associazione Dipendenze Tecnologiche che, attraverso laboratori interattivi ha dimostrato ai bambini che il lato emotivo non emerge quando si è nel virtuale e che al di là della tastiera c’è sempre un essere umano.

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A giugno, terminate le lezioni, gli alunni e le alunne sono andati a scuola per una settimana intera per frequentare i laboratori condotti dai Erika Belelli e Marco Pascarella. I due psicologi hanno coinvolto i ragazzini in giochi di gruppo, giochi di ruolo e tanto altro insegnando loro come utilizzar al meglio le tecnologie. Insieme a loro hanno ricavato le regole del buon uso di pc, tablet e smartphone, nonché di social network e chat. L’ultimo modulo, condotto dalla maestra Vignoni, rivolto agli alunni e alle alunne delle classi quarte e quinte della scuola primaria, prevedeva l’utilizzo di Scratch ed altre applicazioni per realizzare artefatti digitali affinché gli altri potessero essere messi in guardia dai pericoli di Internet.

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