sabato, Luglio 27, 2024

Seminario sulla Shoah a Parigi,
scelta insegnante di Recanati

SCUOLA - Francesca Senigagliesi, docente della scuola "Patrizi" rappresenterà le Marche

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La profesoressa Francesca Senigagliesi

A partecipare alla nona edizione del corso “Pensare ed insegnare la Shoah” organizzato dal Mémorial della Shoah di Parigi è stata selezionata, come rappresentante per le Marche, la professoressa Francesca Senigagliesi, docente della scuola Patrizi di Recanati.
Da anni la scuola Patrizi organizza percorsi didattici sui valori dell’uguaglianza, dell’integrazione, dei diritti umani, i quali hanno come momento particolarmente significativo le attività previste per la Giornata della Memoria, che la scuola svolge in collaborazione con il Comune di Recanati e l’Istituto Storico di Macerata e le altre scuola cittadine.
francesca_senigagliesi_scuola_patrizi-3-1024x768Il seminario che si terrà a Parigi , da lunedì 27 maggio a venerdì 31 maggio 2019, è patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è realizzato nell’ambito delle iniziative previste dal protocollo d’intesa sottoscritto il 12 settembre 2016 fra il Miur e il Mémorial de la Shoah; è lo stesso MiurR che ha selezionato un massimo di trenta docenti di lingua italiana, di cui ventuno posti sono stati attribuiti ad un docente per regione e/o 21 candidati in tutta Italia, uno per regione.
Nel giornalino online della scuola è possibile visionare i lavori e le attività svolte dalla scuola Patrizi sui diritti umani e i valori democratici e le attività realizzate in occasione della Giornata della Memoria.

 

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Alessandra Pierini
Alessandra Pierini
mamma di Riccardo ed Angelo e esperta di parole. La sua penna è una bacchetta magica, per questo il suo soprannome è “Stilo”. Trasforma l’attualità di Macerata e provincia in articoli e racconti avvincenti.

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2 COMMENTS

  1. Auguri Francesca.

    IL GIORNO DELLA MEMORIA

    Noi… nati dopo,
    Il cruento sterminio,
    Scriviamo nella Mente…
    Abominio

    Macchia indelebile
    Sull’umana società.
    Mai più si ripetano…
    Atrocità

    Vergogna e Menzogna,
    D’un popolo “Cristiano”
    D’un “Lavoro che rende liberi”
    Disumano

    Disprezzata la vita,
    Dignità calpestata,
    Negato il pensiero…
    Prigioniero

    Scompare la carne
    Si gonfiano le pance
    Si vedono le ossa…
    Non son gravidanze.

    C’è chi cerca la morte
    Stanco e stremato
    Correndo e gettandosi…
    Su Filo Spinato

    Ti chiedi “Se è un uomo”
    La gente umiliata,
    Scarna, derisa…
    Violentata

    Ma domandati pure
    Del suo aguzzino:
    “Se questo è un uomo” …
    O un Assassino

    Nel fuoco e nel fumo,
    Nel buio e nel fondo,
    Nell’aria e nel vento…
    Del mondo

    L’odore di morte,
    Dell’odio razziale,
    Di quello sterminio…
    Del male

    Chiamato “Olocausto”, (1)
    Che si offre all’Eterno
    Per chieder perdono…
    Ma, fu l’Inferno

    Diffuso e promosso
    Da un popolo colto
    Da un mondo ortodosso…
    Ma stolto

    E un Führer umano
    Idiota e malato,
    Da Piccoli e Grandi…
    Idolatrato.

    I Triangoli Viola (2)
    Fra i primi a subire
    L’ingiusto tiranno…
    E le sue ire

    Come obiettori
    Non l’hanno adorato
    Ma non fu il loro grido…
    Ascoltato

    Quell’odio razziale
    Raggiunse gli Ebrei,
    Polacchi, Politici, Zingari…
    E gay

    Così che quel campo
    Di forzati lavori
    Si riempì di triangoli…
    Di vari colori

    L’entrata? Un cancello!
    L’uscita? Un camino!
    Li non s’invecchia…
    Nessun Bambino

    Neppure il tempo
    Di poter dire: “Addio”,
    Strappati alle madri…
    L’Oblio

    Medici sadici
    Con esperimenti
    Spensero ai bimbi…
    I loro lamenti

    Nei forni roventi
    Con ceneri e braci
    Iniziarono dolenti…
    Le stragi

    Niente più Albe,
    Non più Orizzonti,
    Milioni di morti…
    Tramonti

    La Chiesa e lo Stato
    Sapendo, nascose,
    Rimasero mute…
    Omertose

    Finita la guerra
    Evidente è l’orrore
    Emerge sorpresa…
    Stupore

    Nessun vuol la colpa
    Neppure la Chiesa
    Che approvò e benedì…
    Quell’ascesa

    Da quel Dittatore,
    Come argine amico,
    Speravan di fermare…
    L’avanzar Bolscevico (3)

    E blasfemi esaltaron
    Il suo alleato
    Come se la “Provvidenza” …
    L’avesse mandato (4)

    Ma il mal non si ferma
    Avanza e calpesta,
    Dittatura “Sinistra”…
    Dittatura “Mal Destra”

    Paradosso e Utopia,
    Fu che alcuni “fratelli”
    Discendenti di Abramo,
    Collaboraron con quelli (5)

    Or il mondo ricorda
    Ne tiene Memoria
    Ma non ne impara…
    La storia

    Vitaliano Vagnini (27 Gennaio 2018)

    (1) – Chiamato “Olocausto», … ma non da tutti. Anche se la parola “Olocausto” è diventata d’uso comune, a rigor di termini, chiamare quel massacro “olocausto” non solo è improprio in base al suo originale significato spiegato nella Torà, ma può essere offensivo per chi crede in Dio e per Dio stesso. – L’Olocausto, secondo la Legge Mosaica, scritta nella Bibbia in Levitico Capitolo 6, versi 8-10, era una offerta completamente bruciata nel fuoco, offerta a Dio secondo un suo preciso comando e tramite un sacerdote. – Lo scopo dell’offerta di olocausti era: (1) trovare favore presso Dio, (2) mostrare pentimento dei propri peccati e (3) chiederne il perdono. Ma a quale Dio i Nazisti offrirono quegli olocausti? Quale Dio ha chiesto quel massacro? Se Dio l’avesse chiederlo, perché dare colpa al Nazismo? Quale favore può ricevere un impenitente criminale nazista? Di quale pentimento si sta parlando se neppure durante il processo di Norimberga riconobbero le loro colpe? Unico parallelo fu che molte vittime furono bruciate nei forni, a differenza di quelli fucilati o gasati.
    (2) I Triangoli Viola… Erano obiettori di coscienza cristiani, in prevalenza tedeschi. La loro persecuzione iniziò ancor prima della guerra, al momento della chiamata al servizio militare. Dai numeri che portavano cuciti sulle divise indossate nei campi di concentramento, numeri molto bassi, sembra che furono fra i primi a subire l’ira nazista.

    (3) Concordato fra Vaticano e Nazismo – 08/07/1933 – Link: Le Chiese tedesche di fronte al Terzo Reich – SEI Editrice – https://seieditrice.com/chiaroscuro/files/2010/03/V3_U5-ipertestoC.pdf – Link: http://cristianesimo.it/nazismo.htm

    (4) – Patti Lateranensi fra Vaticano e Fascismo – 10 Febbraio 1929
    Nell’udienza che Pio XI concesse, tre giorni dopo la firma dei Patti Lateranensi, nell’esprimere soddisfazione per quei Patti fra il Fascismo e la Chiesa, il 13 febbraio del 1929, ai professori e agli studenti della giovane Università Cattolica di Milano, il Papa definì Mussolini: ‘un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare’ (Vittorio Messori. – Su “Emporio Cattolico. Uno sguardo diverso su attualità e storia” (Sugarco Edizioni)

    (5) http://www.asiablog.it/2007/06/20/i-150mila-soldati-ebrei-di-hitler/
    Libro del giovane storico ebreo Bryan Mark Rigg, laureato alla Yale University,
    “I soldati ebrei di Hitler” pubblicato da Newton & Compton nella collana “I Volti della Storia”

  2. Auguri Francesca per la tua “missione” in Francia

    MEMORIAL MUSEO: AUSCHWITZ-BIRKENAU
    (Museo degli orrori)

    Quel crine di un capo rasato
    Che adornava il bel volto di donna
    Per macabre cose venne lavorato
    Da menti di un sistema turbato

    Ordito e Trama per Corda e Tessuto,
    Vien guardato da madri, studenti e prelati,
    Che si chiedon come sia accaduto
    Fra un popolo che si credeva evoluto

    Montagne di scarpe li esposte
    Che portaron quell’etnie in quel campo
    Dove li attendeva la fame e la morte
    E domande che non han più risposte

    E fra quei mucchi di protesi e denti,
    Tolti a quel volgo che venne gasato
    Son in mostra gli Occhiali e le Lenti
    Non usati dagl’orbi aguzzini dementi

    E quell’Ilse, che con pelli tatuate, (1)
    Fece lampade da usare come arredi,
    Per far luce a quelle menti deviate,
    Da satanico odio raziale guidate.

    Prima di recider la vita alle genti,
    A quei martiri fu negato il pensiero,
    Orbato dal partorire di quelle menti
    Ripiene di filosofici escrementi

    Campo di lavoro, di pianto e di lamento,
    Di denudati corpi scarni ed umiliati,
    La loro memoria ora viaggia nel vento,
    In quel acre fumo, di vite che hanno spento.

    Questa “Arte Nazista” rimanga or nel Crono,
    D’un “Museo”, che deriva da mitiche Muse,
    Figlie di Memoria e di quel Giove in trono
    Che di violenze e stupri era Patrono

    Or c’è chi nega ciò che capitò all’Ebreo,
    Col rischio che tutto questo si ripeta
    Perciò è saggio che ci sia un Museo
    A ricordar la storia anche al Babbeo

    Con quegli occhiali sugli ariani occhi blu
    E con quelle scarpe ai piedi marcino fin qui,
    Guardino tutto quello che per lor non fu,
    Affinché quell’orrore non si ripeta più.

    Vitaliano Vagnini (27 Gennaio 2019)
    Note:
    (1) Famosa per questo fu ILSE KOCK, detta “La Strega di Buchenwald”,
    che scuoiava i tatuaggi dalla pelle degli internati per farne paralumi.

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