Droga, cinque storie di rinascita

Droga, cinque storie di rinascita

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CIVITANOVA – Settecento studenti e studentesse del biennio hanno ascoltato con attenzione e curiosità testimonianze di utenti della Pars

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Un momento dell’incontro con gli studenti

La cooperativa sociale Pars onlus è stata ospite all’assemblea dell’Istituto scolastico “Leonardo Da Vinci” di Civitanova.
Protagonisti 700 studenti e studentesse del biennio che hanno ascoltato con attenzione e curiosità le testimonianze di cinque giovani delle nostre comunità terapeutiche. Presenti all’incontro le psicologhe Laura Baiocco e Rossella Mastromauro dell’équipe di prevenzione Pars onlus e Claudia Pieroni, educatrice professionale del Centro Diurno di Civitanova. I nostri utenti hanno raccontato la loro esperienza, il loro percorso di rinascita e l’importanza della prevenzione.

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«E’ stato un incontro molto partecipato, abbiamo portato la nostra testimonianza – spiega la dottoressa Baiocco -. Molti studenti hanno fatto domande sugli effetti della droga. Purtroppo le conseguenze spesso sono sottovalutate e non percepite come un rischio reale per la loro salute. Abbiamo percepito una risonanza emotiva durante il racconto dei nostri ragazzi in comunità. Un altro tema molto sentito è stato il ruolo degli adulti: come possono sostenere i giovani e interrompere l’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcol? Purtroppo l’accesso alle sostanze avviene in età adolescenziale, 13, 14 anni, all’interno del gruppo di amici. Si inizia con la cannabis e con l’alcol, credendo che si tratti di una cosa normale e spesso il consumo è volto a colmare un vuoto, un’assenza, una fragilità».
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi come il valore dell’amicizia, della famiglia, del dialogo, della solidarietà e dell’importanza dell’autostima.
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1 commento

  1. maria grazia pierluca il

    Encomiabile il lavoro della Pars e dei suoi operatori molto motivati.Tuttavia penso che incontri di questo tipo possano essere controproducenti rispetto all’obiettivo che ci si pone.Il rischio è che i ragazzi che hanno assistito a questo incontro, come ad altri dello stesso tipo, possano recepire un messaggio del tipo”in fondo anche se uso sostanze stupefacenti o abuso di alcol mi posso salvare, c’è la possibilità di uscirne e quindi non è poi così grave, c’è comunque chi mi può salvare”Ritengo che iniziative come questa siano senz’altro un’utile operazione di marketing verso una realtà importante come la Pars, ma che non sia opportuno effettuare questo tipo di incontri con giovani studenti.Altre sono le iniziative che possono essere messe in atto per prevenire realmente le dipendenze.

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