Il messaggio di Liliana Segre:
«Mai girare la testa dall’altra parte»

Il messaggio di Liliana Segre:
«Mai girare la testa dall’altra parte»

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CINGOLI – La senatrice ha scritto ai bambini e alle bambine delle primarie cittadine in occasione della “Giornata della memoria”

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Liliana Segre

L’Istituto comprensivo “E.Mestica”, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, è stato onorato del saluto della Senatrice Liliana Segre, rivolto direttamente ai bambini delle quarte e quinte di Cingoli, Villa Strada e Grottaccia.
Da molti anni gli alunni dell’Istituto, nell’ambito del progetto “In biblioteca il tempo vola!”, commemorano la giornata dell’apertura dei cancelli di Auschwitz con letture teatrali di particolare suggestione e quest’anno, nei primi giorni di febbraio, le ultime classi della Primaria ascolteranno alcuni brani tratti dal libro Scolpitelo nel vostro cuore nel quale Liliana Segre racconta come, in seguito alle leggi razziali del 1938,fu costretta abbandonare la scuola, la sua città e come fu l’unica bambina a sopravvivere al campo di Auschwitz dove perse l’amato padre Alberto.
Dal diversi anni Liliana Segre, che è stata nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel gennaio 2018, porta la sua testimonianza di sopravvissuta nelle scuole e in incontri pubblici dove ribadisce sempre con forza l’importanza di non cedere all’indifferenza e di provare pietà per chi è intorno a noi. È questo quello che si legge nella dichiarazione indirizzata agli studenti e agli insegnanti dell’istituto cingolano, invitati a ricordare i tragici eventi della Shoah, a studiare, coltivare la memoria e mai girare la testa dell’altra parte.
Il testo integrale della lettera.
«Care bambine e cari bambini delle classi quarte e quinte di Cingoli, Villa Strada e Grottaccia, signore e signori insegnanti,

con piacere scrivo a voi che vi accingete a commemorare il Giorno della Memoria leggendo il libro con la mia esperienza. Esperienza di bambina e di figlia strappata al proprio genitore gettato in un forno crematorio.
La Shoah, cioè lo sterminio sistematico delle persone di origine ebraica perseguito dal regime nazista di Hitler, è il punto più terribile e drammatico del ‘900 come secolo dei totalitarismi.
In quel periodo ci sono stati centinaia di milioni di morti con due guerre mondiali, con i campi di concentramento e sterminio, in Germania e in Unione sovietica, ma anche in Italia a San Sabba di Trieste, o per episodi come le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Eppure in questo quadro la Shoah è stata un fatto unico. Per la prima volta nella storia si è teorizzato infine realizzato lo sterminio integrale di una specifica categoria di esseri umani quelli appunto di origine ebraica, compresi vecchi, malati, bambini.
Care bambine e cari bambini, signore e signori, capite che qui siamo oltre ogni dimensione di efferatezza e criminalità. Un grande scrittore greco, Sofocle, nella tragedia Antigone ha scritto: “grandi sono le cose terribili al mondo, ma nessuna come l’essere umano”. Il ‘900 ha confermato che non si tratta di una licenza poetica ma di una realtà.
Per questo è così importante conoscere, studiare, coltivare la memoria. Mai girare la testa dall’altra parte. Mai restare indifferenti.
Primo Levi ci ha ammonito: “è accaduto, può accadere ancora”.

Un caro saluto a tutti voi e buona “Giornata della Memoria”.



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