Intervista scritta dagli alunni e dalle alunne della scuola primaria “Bezzi” di Tolentino durante i laboratori di giornalismo di Cronache Maceratesi Junior
Il 2 ottobre scorso noi alunni della classe V A della Scuola Primaria Bezzi abbiamo incontrato il pallavolista Alessandro Franceschini che gioca nella società Pallavolo Macerata in serie A2, nel ruolo di centrale.
Alessandro ha 35 anni, è nato a Sansepolcro il 21 giugno 1983. È alto 1,96 m. Attualmente vive a Civitanova. Oltre a giocare, ha fatto l’università e si è laureato in Ingegneria.
È venuto nella nostra classe per essere intervistato. Prima si è presentato brevemente, poi noi gli abbiamo rivolto le nostre domande.
Da quanto tempo giochi?
Ho iniziato a giocare alla vostra età, quindi gioco da più di venti anni. I miei genitori pensavano che fossi un bambino chiuso perché amavo giocare col pallone da solo, per questo mi hanno iscritto.
Cosa ti piaceva fare da piccolo?
Da piccolo amavo giocare con il pallone nel giardino di casa mia.
Quale squadra tifavi?
Tifavo il Milan come tutta la mia famiglia e tifo tuttora per questa squadra. Mi piace molto seguire il calcio più che guardare le partite di pallavolo.
Eri bravo a scuola?
A scuola ero abbastanza bravo, ma mi accontentavo di prendere 7. Gli insegnanti dicevano la famosa frase: “Potrebbe impegnarsi di più”.
Immaginavi di diventare un pallavolista?
Non immaginavo di diventare un pallavolista, da piccolo pensavo solo a divertirmi.
Giocavi con la Play Station?
Ci giocavo poco, perché i miei erano contrari. Ora li ringrazio, perché ho avuto la fortuna di giocare più con il pallone vero che con la Play.
Perché ti piace la pallavolo?
Perché è uno sport pulito.
Pratichi altri sport?
Ho un animo sportivo. Ho praticato nuoto, calcio, tiro con l’arco e attualmente gioco a golf.
La pallavolo è il tuo lavoro?
Sì.
Quanto guadagni? Ti senti ricco?
Prendo un buono stipendio. Ritengo di guadagnare tanto perché mi diverto. Guadagno quanto mi serve per essere indipendente, gioco più per passione che per i soldi.
Hai un manager? Qual è il suo ruolo?
Sì, il manager cerca di soddisfare le esigenze del giocatore al momento di stipulare il contratto.
La pallavolo è uno sport impegnativo?
Sì, perché la palla sta sempre in aria e non ci si può fermare mai. Per la pallavolo ho dovuto fare delle rinunce, però le ho fatte con piacere.
Se stai male cosa fai?
Sto difficilmente a casa però se ho un infortunio salto gli allenamenti.
Ti pesano le trasferte?
No, anzi, grazie alla pallavolo ho preso il mio primo aereo e ho visitato la Russia, il Belgio, la Francia, la Spagna, la Svizzera e quasi tutta l’Italia.
Qual è il tuo pallavolista preferito?
Luciano De Cecco, che è anche un mio amico. Posso dire anche Ivan Zaytsev, con cui ho giocato nel Perugia per due anni.
Qual è l’avversario più temuto?
Me stesso, perché la paura di sbagliare pone ei limiti facendoti dire “Non ce la faccio”.
Quanto ti alleni?
Dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19.30
Segui una dieta particolare?
In passato no, ora sì.
Quali sono i tuoi cibi preferiti?
La pizza, i dolci e il gelato al cioccolato fondente.
Quali sono le tue canzoni preferite?
La canzone preferita dai pallavolisti è “Jump” di Van Halen.
Mio fratello maggiore mi ha fatto amare il rock degli anni ‘70, ’80.
Mi piace Jovanotti e “Paradise” dei Coldplay.
Ti piacciono gli animali?
Sì, mi piacciono tutti gli animali tranne gli uccelli. Ho un gatto nero che si chiama Lila.
Dove ti piacerebbe vivere?
Mi piacerebbe vivere in campagna.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Posso dire di averlo già realizzato. Ho giocato in A1 e partecipato alla finale di Champions League.
L’incontro con Alessandro Franceschini è stato molto interessante. Abbiamo scoperto che oltre a giocare a pallavolo Alessandro si è anche impegnato nello studio conseguendo la laurea in ingegneria. Durante l’intervista ci ha detto parole bellissime e significative. Alessandro è un vero campione, in campo ma anche nella vita.
Di seguito i disegni realizzati da alunni e alunne della classe 5A
Bellissima