A scuola con tre esploratori
per scoprire i misteri dell’Aconcagua

A scuola con tre esploratori
per scoprire i misteri dell’Aconcagua

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MONTEFANO – I membri dell’Experience Team ha incontrato gli alunni della scuola Olimpia per raccontare il loro tentativo di scalare la montagna più alta del mondo fuori dalla catena dell’Everest. Il viaggio, fatto per scopo benefico, aveva lo scopo di far conoscere la provincia di Macerata colpita del terremoto e il suo Comune più piccolo, Monte Cavallo

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Gli esploratori con gli alunni della scuola di Montefano

di Marco Ribechi

Esploratori avventurieri vanno a scuola per raccontare il loro viaggio. I tre membri dell’Aconcagua Experience Team hanno visitato l’istituto Olimpia di Montefano dove li aspettavano, ansioni di conoscere nuove storie, gli alunni delle classi 3A e 3B con le maestre Cristiana Rimini, Luisa Filipponi e Stefania Bellesi. Marco Capodacqua, Roberto Pellegrini e Giovanni Dall’Armellina sono infatti ritornati da pochissimo dall’Argentina dove hanno tentato di scalare la montagna più alta del Sudamerica, l’Aconcagua. Questo monte che arriva a circa 6962 metri è la vetta più alta del mondo dopo quelle della catena dell’Himalaya di cui fanno parte l’Everest e il K2. Per gli scalatori più bravi e appassionati esiste un circuito, chiamato Seven Summits, che raggruppa le montagne più alta per ogni continente e riuscire a sclalarle tutte è una sfida difficilissima. Insieme all’Everest in Asia e all’Aconcagua ci sono il Monte Denali in Nord America, il Kilimanjaro in Africa, il Massiccio Vinson in Antartide, il Puncak Jara in Oceania,  e il Monte Bianco in Europa.

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I tre prima di iniziare la scalata dell’Aconcagua

Gli scalatori hanno cercato di portare a termine l’impresa non per una sfida personale ma per un motivo ben più nobile, quello di far conoscere la provincia di Macerata colpita dal terremoto e il paesino di Monte Cavallo che è il Comune più piccolo di tutto il territorio. In Sudamerica in generale infatti vivono tantissimi discendenti di italiani che molti anni fa sono emigrati. In particolare in Argentina ci sono tante associazioni che raggruppano quelle persone che hanno una parte della famiglia in Italia e proprio le Marche sono streattamente collogate a questo paese. Così l’Aconcagua Experience Team ha incontrato nella città di Mendoza, prima di attaccare la vetta della montagna, il console e la comunità di marchigiani con i quali è nata una collaborazione e una raccolta fondi per aiutare le persone colpite dal terremoto.

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L’Aconcagua Experience team con il console italiano in Argentina

Gli alunni della scuola di Montefano sono stati colpiti anche dal racconto dei particolari della scalata: «La strada per arrivare in vetta non è impervia e si può fare camminando – spiegano i tre avventurieri – quello che è difficilissimo da sopportare sono le condizioni climatiche. A causa dell’altitudine c’è meno della metà dell’ossigeno di quello a cui siamo abituati, quindi per fare un respiro normale sull’Aconcagua bisogna respirare 2 volte e mezza. Così ogni passo costa più fatica, ogni azione è più dura, è difficile anche parlare. Non si riesce a bere perchè poi si rimane senza fiato e non si dorme perchè ogni mezz’ora ci si sveglia all’improvviso perchè si resta senza ossigeno». Oltre a questo il freddo e il vento: «Di giorno la temperatura è abbastanza piacevole anche se il sole brucia tantissimo e non si può lasciare il corpo scoperto – continuano gli esploratori – di notte invece sembra di essere sulla luna sia per il panorama sia per fatto che, appena fa buio, diventa subito freddissimo».

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I tre al campo base

Gli esploratori, partiti senza conoscere bene quello che li aspettava, non sono riusciti ad arrivare in vetta e si sono fermati a quota 6300 metri dove hanno lasciato la bandiera della provincia di Macerata. Hanno però deciso di non smettere con la loro passione e hanno annunciato che la prossima scalata sarà sul Kilimanjaro, in Africa. La sfida con l’Aconcagua è però solo rimandata. Intanto sono usciti molti articoli sui giornali, sia in Italia che in Argentina. Il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari li ha ricevuti e si è congratulato con loro per il coraggio e il paesino di Monte Cavallo, rappresentato dal sindaco Pietro Cecoli, ha deciso di ringraziarli facendoli cittadini onorari.

 

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Insieme ad Antonio Pettinari presidente della provincia di Macerata e Pietro Cecoli sindaco di Monte Cavallo

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Alessandra Pierini
Scritto da

mamma di Riccardo ed Angelo e esperta di parole. La sua penna è una bacchetta magica, per questo il suo soprannome è “Stilo”. Trasforma l’attualità di Macerata e provincia in articoli e racconti avvincenti.



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