Dal tabellone al robot mobile,
Sapientino compie 50 anni

Dal tabellone al robot mobile,
Sapientino compie 50 anni

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RECANATI – Il gioco della Clementoni festeggia un compleanno speciale. E una ricerca dell’università La Sapienza ha dimostrato i risultati didattici con l’aiuto di oltre 2mila bambini

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Il Sapientino doc

 

Il Sapientino compie 50 anni. Il mitico gioco dell’azienda Clementoni, che si chiama così perché per farlo bisogna aguzzare l’ingegno, è stato un fedele compagno di divertimento per generazioni di bambini. Ogni anno, naturalmente, si è un po’ evoluto, adattandosi ai tempi e alle tecnologie. Adesso c’è il Sapientino doc, dove sul tabellone si muove un vero e proprio robottino per avvicinare i piccoli alla robotica educativa. Ma nel cuore del gioco c’è sempre l’idea di un tempo, cioè quella che si può imparare divertendosi. Forse ci hai giocato recentemente anche tu, se sei un bambino o una bambina. E se sei invece un adulto quasi certamente lo ricorderai nella sua prima versione. Che sia divertente lo lasciamo decidere a te, ma sul fatto che sia utile per imparare, parola ai dati scientifici! La Clementoni non poteva certo lasciare un dettaglio così importante al caso, per cui ha commissionato uno studio all’università La Sapienza di Roma, che ha fatto usare il Sapientino doc, a 2.911 studenti di 58 istituti che si trovano in 12 regioni. Gli alunni e le alunne lo hanno usato in classe, guidato dagli insegnanti che erano stati prima formati su come utilizzare il robot. Per capire se gli studenti erano migliorati o meno sono stati proposti due questionari, uno all’inizio e uno alla fine. I risultati? Il 76% ha ottenuto un punteggio finale migliore di quello iniziale. Particolarmente migliorati i risultati in matematica (sia in prima che in seconda elementare), soprattutto per quanto riguarda il concetto della linea dei numeri. E poi in geometria (seguire istruzioni scritte) e geografia dove i risultati sono migliorati nelle domande che riguardano il concetto di destra/sinistra/avanti, relativo ad un oggetto che è altro da sé, e il movimento lineare. Nelle scuole dell’infanzia l’attività con il robot ha riportato risultati estremamente significativi nelle domande che riguardano il concetto di destra/sinistra, relativo ad un oggetto che è altro da sé e sui concetti di percorso sia lineare che non lineare. Migliorati anche qui i concetti di matematica e geografia. I risultati generali insomma sono stati molto positivi e le attività svolte hanno fornito spunti sia per migliorare il robottino che le attività didattiche e i questionari valutativi, così come hanno gettato le basi su nuove idee di ricerca.

(Fe. Nar.)

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