Acquistare un prodotto contraffatto, cioè che è quasi uguale a un altro ma in realtà è una copia più scadente, ha delle conseguenze che è difficile immaginare sia per l’economia (cioè per tutti quelli che hanno lavorato per creare quel prodotto) sia per le tasse (che servono allo Stato per garantire i servizi pubblici). Questo hanno cercato di spiegare i rappresentanti di Cittadinanza attiva agli studenti e alle studentesse dell’Itc Gentili di Macerata durante un incontro il 27 aprile.
“Io sono originale” è il titolo dell’iniziativa che si svolge in diversi appuntamenti su tutto il territorio nazionale. A raccontare durante l’incontro maceratese, nell’aula magna dell’istituto, cosa succede se si acquista merce contraffatta sono stati Marco Blunno e Francesca Serafini, entrambi docenti di materie giuridico-economiche. Agli studenti è stato sottoposto anche un questionario per capire che consapevolezza avessero del fenomeno che costa all’economia italiana 7 miliardi di euro e 5 miliardi in meno di introito fiscale. Si è parlato anche di farmaci contraffatti grazie alla relazione del farmacista Sergio Branciari, di frodi alimentari con il docente Italo Trapè e della situazione generale, illustrata dal comandante provinciale della guardia di finanza Amedeo Gravina.