“L’amuleto della tranquillità”
nella terra che trema

“L’amuleto della tranquillità”
nella terra che trema

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Il racconto fantasy scritto dagli alunni della classe 5A della scuola primaria “E.Medi” di Porto Recanati con la loro insegnate Giuseppina Pandolfi: “Abbiamo voluto portare un messaggio positivo a chi non ha più una casa”

paese

La fantasia può aiutare ad affrontare le difficoltà. E di fantasia ne hanno tanta gli alunni della classe 5A della scuola primaria “E.Medi” di Porto Recanati  che con la loro insegnate Giuseppina Pandolfi hanno scritto “L’amuleto della tranquillità”.
Questo il racconto scritto dagli alunni della scuola primaria di Porto Recanati.

«La fantasia e l’immaginazione possono aiutarci a trovare soluzioni positive  – spiegano – anche di fronte a particolari situazioni che portano distruzione e dolore.
In questo particolare momento in cui la nostra regione è colpita da frequenti terremoti, noi alunni della classe 5^A abbiamo voluto portare un messaggio positivo a chi non ha più una casa, scrivendo e illustrando con la nostra maestra un racconto fantasy per tutti i bambini».

L’amuleto della tranquillità

La vita scorreva felice in un piccolo borgo tra le montagne con tante casette vicine e una torre con un orologio che scandiva il passare del tempo.
Il saggio sindaco del paesino cercava di proteggere tutti gli abitanti da qualsiasi calamità, infatti era un mago, ma erano anni che non ricorreva alla magia.
Una sera purtroppo, mentre erano tutti a tavola per la cena, il cattivo Troll della Terra cominciò ad urlare e tremare.

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Improvvisamente il pavimento delle casette iniziò a muoversi, gli oggetti tintinnarono e caddero rovinosamente, gli abitanti impauriti si rifugiarono sotto i tavoli o nei ripari più vicini.
Il Troll della Terra era arrabbiato perché aveva perso il suo amuleto per riaprire il portone che portava sopra, alla luce del sole. Ad ogni suo movimento, però, ogni costruzione crollava perché non riusciva a calmarsi.

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Il mago sindaco con l’aiuto di tre piccoli elfi decise di cercare l’entrata del mondo sotterraneo per parlare con il Troll.

 

L’elfo della natura Florino, l’elfo delle montagne Ciottolino e la piccola “elfa” Nuvolina si incamminarono tra le vie del paese, quando notarono che l’orologio della torre stava girando in senso contrario.
Stavano tornando indietro nel tempo e tutto ciò avrebbe provocato ancora terrore e distruzione!
-Dobbiamo andare subito a parlare con il Troll della Terra e fermare il tempo!- esclamò Ciottolino.
Nuvolina, sempre con la testa per aria, inciampò e cadde in una buca del terreno.

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Tra polvere e terra, si ritrovò in un grande bosco illuminato solo da tante piantine fluorescenti.
Dopo poco arrivarono anche i suoi amici che, per niente impauriti, l’avevano seguita.
Il mago aveva detto loro di pronunciare questa formula magica:
“Mondo non tremare,
abbraccia terra e mare!”
Mentre camminavano, una terribile scossa squarciò il tetto del bosco sotterraneo e comparve il vecchio Troll della Terra raggrinzito e sconvolto per la perdita dell’amuleto.
I tre elfi iniziarono a dire sottovoce la formula magica e piano piano tutto si calmò.
-Perché siete venuti nel mio regno? Avete trovato il mio amuleto per entrare e uscire da questo mondo sotterraneo?- risuonò cavernosa la voce del vecchio Troll.
-Noi possiamo aiutarti a ritrovarlo, ma tu non dovrai più muovere la superficie della terra!-dissero in coro i tre elfi.
Il Troll acconsentì perché senza il suo amuleto ogni cosa sarebbe andata distrutta.

troll_amuleto
Con lui viveva anche un folletto dispettoso che ogni giorno doveva riordinare la sua stanza.
Causino, questo il suo nome, aveva riposto tutti gli oggetti del Troll in una scatola che aveva gettato nella torre del paesino.
L’amuleto, una pietra dura, liscia e con riflessi di mille colori, era caduto vicino all’orologio e l’aveva fatto tornare indietro.

Ciottolino, l’elfo della montagna, vide il folletto scappare e nascondersi, lo rincorse e gli promise di portarlo in un luogo illuminato dalla luce del sole dove poteva vivere per sempre.
Causino, prima, disse di averlo gettato nello stagno ribollente, ma poi pensando all’oscurità di quei luoghi, decise di dire la verità.

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I tre corsero subito verso la torre e videro le lancette dell’orologio che si stavano avvicinando inesorabilmente all’ora in cui tutto sarebbe stato distrutto.
Velocemente presero la scatola e Florino, pronunciando la formula magica, ridiscese sottoterra.
Ritornò dal vecchio Troll della Terra, gli diede l’amuleto che fece riaprire la porta per entrare nel mondo.

cena_amuletoLe lancette dell’orologio ritornarono, come per incanto, nella giusta posizione:la cena potè essere consumata felicemente, mamma, papà e bambini si diedero la buonanotte con gioia e serenità.
Il Troll della Terra aveva ritrovato il suo amuleto: non fece mai più nessun movimento brusco e improvviso perché quando voleva, poteva ritornare sulla terra senza provocare nessuna distruzione.

Scarica e leggi “L’amuleto della tranquillità”

 



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