Cinque giochi
per parlare di emozioni
con i bimbi

Cinque giochi
per parlare di emozioni
con i bimbi

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2°PUNTATA – Una rubrica in 5 punti. Perchè per ogni cosa esistono almeno 5 alternative

ana

Seconda puntata della rubrica “Batti 5” a cura di Ana Bermejillo, mamma di 3 bambini, dopo aver girato il mondo, si è trasferita a Macerata e mette a disposizione di genitori e bambini le sue liste “risolvi tutto”. Spesso bastano 5 punti per risolvere problemi che sembravano insormontabili. E Ana li arricchisce con il suo coinvolgente sorriso. 

 

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Quale mamma è così brava, coraggiosa e capace di ammettere sempre la propria rabbia, delusione, tristezza o paura? In questi giorni difficili, possiamo provare a giocare con i bimbi con questi 5 trucchi che insegnano a scoprire e capire le emozioni, per capire se sono coerenti alla realtà dei fatti.

Make a face! Se c’è una pagina web piena d’ispirazione e bellezza, questa è MrPrintables, un posto dove trovare modelli stampabili di carta per apprendere, divertirsi ed emozionarsi. Con queste sagome, forbici, pastelli e qualche fermacampione possiamo creare un amichetto di carta che esprime diversi stati d’animo (se mancano il tempo, la voglia o il talento per il “fai da te” puoi comprare MrFace già pronto all’uso cliccando questo link).
make_a-face

Facce di carta. Stessa idea, però con solo un quadrato di carta bianca e una matita: bastano 3 minuti… tanto facile quanto grazioso. Ecco il video per vedere come realizzarlo.

I colori delle emozioni. Il mostro di Ana Llenas è stato un successone in molti paesi. Questo simpatico essere si sveglia confuso una mattina e non capisce cosa gli succede.
Nel percorso di questo libro-gioco, il protagonista imparerà a capire i propri stati d’animo. Promette tante sorprese e cose da imparare. L’autrice propone pure un quaderno di attivitá da colorare per suggerire molte idee.

il_mostro_ana_lenas

Il detective di emozioni. Seduti per strada su di una panchina, o affacciati alla finestra, guardate la gente che passa. Prova a chiedere a tuo figlio: “Secondo te come sta quella persona? “, “Per quali motivi ti sembra felice?”, “Se non lo fosse cos’altro potrebbe sentire secondo te?”.
La cosa più bella del giorno. Noi giochiamo spesso a cena, e chiediamo ai piccoli “Qual è stata la cosa più bella di oggi? E quella che non ti è piaciuta per niente?”, “Vi siete presi qualche spavento?”.
Non chiedo ai miei figli per primi, chiedo al papà… e poi, può darsi che loro si lancino. Così, mentre condividiamo momenti felici (e le cose da migliorare, ogni tanto) impariamo come ci fa sentire ciò che ci accade.

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ANA BERMEJILLO SI PRESENTA:  «Sono spagnola, adoro viaggiare e sono stata fortunata di conoscere dalle mangrovie del Senegal fino ai grattacieli di New York (città dove ho svolto la mia tesi dottorale).
Adoro la letteratura e il giornalismo e ho pubblicato vari libri. Prima di trasferirmi a Macerata, insegnavo a Madrid all’università di Scienze della Comunicazione. Ho una famiglia ultra-fantastica, sono sposata con un italiano molto attraente e sono mamma di due gemelli di tre anni e di una piccolina di uno».



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