San Lorenzo di Treia,
la tessitrice e il serpente

San Lorenzo di Treia,
la tessitrice e il serpente

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Una leggenda da raccontare ai tuoi amici, familiari e a chi vuoi mentre osservi le stelle cadenti

La Roccaccia di San Lorenzo di Treia

La Roccaccia di San Lorenzo di Treia

San Lorenzo di Treia per la sua tranquillità e per il fatto di essere risparmiato dalla luce artificiale è il luogo ideale dove puoi osservare le stelle cadenti nella notte di “San Lorenzo”, non a caso. 

Se oltre a goderti il paesaggio vuoi incantare i tuoi amici, familiari e quelli che ti accompagneranno, puoi farlo raccontando loro una leggenda che riguarda questo luogo così suggestivo e ispiratore di storie.
San Lorenzo di Treia si trova ai piedi del Monte Acuto che dà il nome alla chiesa. Immersi nella macchia mediterranea, affiorano i resti di antichi ruderi come la “Roccaccia”, rocca del castello di Monte Acuto, che ancora oggi segna il confine fra il territorio di Treia e quello di Cingoli
La tradizione popolare racconta che in una grotta sulle pendici del Monte Acuto, una donna tesse da tempo immemorabile con un telaio d’oro. Per impossessarsi del telaio occorre salire sul monte, a mezzanotte, spogliarsi tenendo in mano un bicchiere pieno d’acqua e attendere in silenzio che un grosso serpente, dopo aver avvolto il nostro corpo nelle sue spire, beva un po’ di acqua. Solo allora si potrà avere libero accesso ai gradini scavati nella roccia che conducono alla grotta e al telaio. Finora nessuno ha mai raccontato di esserci riuscito.

Questa leggenda è stata probabilmente diffusa dal signore del Castello, Grimaldo di Aureliano, vero e proprio signore della guerra che mise a ferro e fuoco la città di Treia con la sua banda come testimonia un documento del 1191 conservato presso L’Accademia Georgica. Oltre alla chiesa di San Lorenzo, è stato recuperato al culto l’eremo di Santa Sperandia.

 

 

 

Alessandra Pierini
Scritto da

mamma di Riccardo ed Angelo e esperta di parole. La sua penna è una bacchetta magica, per questo il suo soprannome è “Stilo”. Trasforma l’attualità di Macerata e provincia in articoli e racconti avvincenti.



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