sabato, Luglio 27, 2024

Perchè si chiama “Camerino”?

LA RISPOSTA - Il nome del borgo deriva da un'antica leggenda che risale all'antica Roma e che riguarda la grande sconfitta del popolo dei "Camerti"

Panorama di Camerino (foto Wikipedia)
Panorama di Camerino (foto di Alessandro Paglialunga)

La storia di Camerino attraversa tutte le ere della storia dell’uomo. Fin dai primi insediamenti dell‘homo sapiens, la città ha giocato un ruolo da protagonista nel corso degli ultimi millenni, giungendo, intorno al 16esimo secolo, al suo momento di massimo splendore. Ma perchè si chiama Camerino? Anche se il nome può rimandare a suggestioni quasi “cinematografiche”, il nome della città non deriva dalla stanza in cui l’artista si prepara prima di andare in scena. Per capire “Camerino” bisogna tornare indietro di qualche millennio. Sin dai tempi più remoti della preistoria, la zona di Camerino ha visto la presenza dell’uomo. Molti utensili di pietra, frammenti di terracotta e cocci di antiche stoviglie sono stati infatti ritrovati nei monti circostanti la città. Solo intorno all’epoca romana però, le popolazioni del luogo avrebbero dato origine al nome di “Camerino”. E l’origine di questo nome è raccontata nella “leggenda dei Camerti”. La leggenda dice che i Camerti erano un popolo che si era stabilito, secoli prima la nascita di Cristo, nell’insediamento umbro di “Kamers”. I Camerti furono costretti ad abbandonare Kamers in seguito alla sonora sconfitta rimediata nella guerra contro i Pelasgi, antichissimo popolo della Grecia. I Camerti vagarono per mesi fino a stabilizzarsi nel territorio maceratese. Lì, fondarono una nuova città, nella quale i Camerti riuscirono ad allearsi con gli antichi Romani nel quarto secolo avanti Cristo. I Camerti, per ricordare alle nuove generazione la loro vecchia terra Kamers, chiamarono il nuovo insediamento “Camerino”.

Leonardo Giorgi
Leonardo Giorgi
Affacciato dal Balcone delle Marche, Leo osserva il territorio maceratese per raccontare tutte le curiosità più interessanti e dare una mano a chiunque sia in difficoltà. Non dorme mai, ed è disponibile notte e giorno per la squadra e per le persone che chiedono il suo aiuto. É chiamato il “Marziano” perchè si rifugia spesso sullo spazio, per non farsi trovare dai potenti che prende in giro. Instancabile scrittore, i suoi unici punti deboli sono i videogiochi Nintendo e la musica rock. Prima di fare il giornalista era un famoso allenatore di Pokémon.

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