sabato, Ottobre 5, 2024

Protoni e raggi-x all’accademia
I segreti del programma Charisma

COMIX - Seconda puntata della storia dell'istituto Georgico di Treia. Il giovane Fortunato viene introdotto ai misteri delle ricerche effettuate su antichi reperti. Grazie al suo smartphone e al Qr Code, accompagnato dal dottissimo Reverendo, il ragazzo scoprirà cose davvero eccezionali (con disegni da stampare e colorare)

accademia georgica seconda puntataIl giovane Fortunato (così si chiamava il ragazzino dall’aspetto dotto e sapiente alla scoperta della ricca storia treiese, leggi l’articolo), preso dalla curiosità per l’interessante racconto del reverendo, prese il suo smartphone e si avvicinò all’Accademia Georgica provando subito a scansionare il QR Code affisso vicino al portone. Il QR Code (abbreviazione inglese di Quick Response Code) è un codice a barre quadrato che con un’apposito programma sul cellulare permette di leggere una serie di informazioni. Con tutta sorpresa si trovò immediatamente immerso in una visita virtuale all’interno dell’Accademia. Tra le tante attività proposte, rimase colpito da un progetto dal nome strano quanto lungo: il Progetto IRPAG per l’Investigazione mediante Spettroscopia gamma indotta da neutroni, Diffrazione Neutronica a tempo di volo ed Emissione di raggi-X indotta da protoni, di reperti Archeologici metallici Romani-Piceni dalla collezione dell’Accademia Georgica di Treia.

accademia georgica seconda puntata 3Preso dall’inarrestabile desiderio di sapere, scese in piazza per incontrare il solito reverendo e chiedere spiegazioni: «Reverendo, ho visto quel progetto sul sito internet dell’Accademia, è molto curioso ma che c’entra l’Accademia di Treia con gli aspetti legati all’atomo? Non si interessava solo di agricoltura e di cultura in generale? Ma è vero che l’Accademia ha alcuni reperti archeologi che sono stati analizzati con le tecniche nucleari?».

accademia georgica seconda puntata 6Il reverendo, stupito da un interesse così tecnico, non potè che rispondere aiutandosi anche lui con le informazioni reperite tramite lo smartphone: «Eh già Fortunato, l’Accademia conserva una collezione di reperti archeologici donata molti anni fa da un nobile treiese che si è trasferito in Argentina. Alcuni dei reperti metallici hanno fatto parte di un progetto internazionale nell’ambito del programma CHARISMA, un’abbreviazione dell’inglese Cultural Heritage Advanced Research Infrastructures. Il titolo del progetto è ancora più complicato come hai visto anche tu!».

accademia georgica seconda puntata 7Un po’ confuso, Fortunato, che a scuola aveva iniziato a studiare inglese da pochi anni, cercò di comprendere meglio: «E’ proprio vero, è una cosa complicata anche dal titolo. Ne sa qualcosa reverendo? A che serve?» Il reverendo, con pazienza, rispolverando e mettendo insieme le sue piccole conoscenze in materia, cercò di far comprendere meglio al ragazzo: «Si, è più affascinante che complicata. In parole povere si tratta di far attraversare i reperti archeologici metallici da un fascio di neutroni, ovviamente è un processo non invasivo ossia non rovina nulla. Permette di valutare quantitativamente la composizione dei reperti archeologici, ossia come sono strutturati a livello intimo cioè nelle parti più minuscole di scala microscopica: questo consente di risalire all’epoca e al contesto di provenienza dei reperti e in particolare serve anche per stabilire l’autenticità o se addirittura sono falsi!

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Come vedi ben spiegato sul sito internet, il progetto investigativo si è svolto a Budapest presso il reattore nucleare. E’ stato ideato dall’ingegnere Massimo Rogante dello Studio d’Ingegneria Rogante di Civitanova e Componente Italiano del Comitato Scientifico, in collaborazione col professor László Rosta, Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca dello stesso reattore. Tutti e due sono accademici della nostra Accademia di Treia! Questo progetto non è il primo. Sempre con il neutrone lo Studio d’Ingegneria Rogante ha analizzato le statue di bronzo di Matelica e Fabriano per conto della Soprintendenza Archeologica delle Marche. Questi risultati forniscono alla comunità degli archeologi informazioni fondamentali, complementari a quelle ottenibili con i soliti metodi d’indagine e che riguardano i reperti del patrimonio archeologico della nostra Regione».

accademia georgica seconda puntata 8Il ragazzetto, soddisfatto della spiegazione, non poté che ammirare l’impresa degli accademici treiesi: «Ora ci ho capito qualcosa! Vedo però che tutti i reperti archeologici dell’Accademia sono 517. Quali sono stati esaminati a Budapest?». Il sacerdote, aggiustandosi gli occhiali e strizzando gli occhi, cominciò ad armeggiare con lo smartphone: «Dunque, dovrebbero essere 8 pezzetti di metallo. Ci sono diverse fibule, un’oinochoe cioè un’anfora, un’olla, un bacinetto e questa bellissima lucerna a 6 becchi decorati con delle teste di satiro. Pensa che questo progetto è stato presentato anche al Museo del Louvre di Parigi e a diverse manifestazioni scientifiche in giro per il mondo: Monaco di Baviera in Germania, Spalato in Croazia e Kalamata in Grecia!».

accademia georgica seconda puntata 2Fortunato: «Ma questa è una cosa molto attuale e interessantissima!»

Il reverendo: «Certamente, anzi ti dirò che già negli anni ‘50 l’Accademia si interessava di divulgare l’utilizzo dell’energia atomica e delle sue svariate applicazioni. Difatti il 27 marzo del 1952, un sabato, il Prof. Alfredo Murri, insigne studioso Maceratese, ha tenuto una conferenza per l’Accademia Georgica sul tema “L’Energia Atomica e le sue applicazioni”. Il professor Murri, tra l’altro, è stato il fondatore dell’osservatorio Meteorologico di Macerata nel lontano 1957. Inizialmente la sede era nel Palazzo degli Studi di Macerata e lo scopo primario era quello di promuovere, svolgere e divulgare studi qualificati e ricerche in campo climatico, fisico, ambientale. Oggi l’osservatorio si chiama Centro di Ecologia e Climatologia – Osservatorio Geofisico Sperimentale e si trova sempre a Macerata in Viale Indipendenza, vicinissimo ai Vigli del Fuoco. Come ricorderai dalla volta scorsa, ti avevo detto che l’Accademia si è anche interessata alle osservazioni meteorologiche per conoscere gli effetti dei cambiamenti climatici sull’uomo e sulle culture!»Ormai si era fatto mezzogiorno ed era quasi ora di pranzo. Fortunato ringraziò e salutò il reverendo con la promessa di disturbarlo nuovamente. «Certo, quando vuoi e sempre un piacere informare i giovani!» rispose soddisfatto il reverendo.

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Marco Ribechi
Marco Ribechi
è l’esploratore della redazione. Ama la natura e gli animali, va in missione con il suo fido compagno Teo. La sua passione sono i viaggi avventurosi. Lui è “Rio”. Soffre il freddo tremendamente e aspetta tutto l’anno l’arrivo del sole e della bella stagione. Per rilassarsi strimpella un po’ la chitarra. Sportivo ha la passione per la bicicletta.

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