di Paola Nicolini*
Ma tu lo sai che cos’è l‘opera lirica? Già immagino la tua risposta, stai per dirmi che è una cosa da grandi, un po’ noiosa e che una volta hai sentito la mamma e il papà che dicevano che andavano allo Sferisterio a seguire un’opera, mentre tu sei restato a dormire a casa dei nonni, godendoti le loro attenzioni molto speciali.
Ora però vogliamo che tu sappia che l’opera è in realtà una forma di teatro in musica. È vero, alle sue origini – in Italia, sul finire del 1500 e gli inizi del 1600 – era una forma di arte riservata a poche persone, di norma i nobili, che erano ricchi e colti, perciò veniva eseguita per pochi invitati nei loro sontuosi palazzi. Ma subito dopo, quando a Venezia venne costruito il primo teatro pubblico, questa forma di teatro in musica – che è anche chiamata melodramma – è diventata molto popolare e molti erano gli appassionati che seguivano le rappresentazioni, anche tra la gente più povera e meno istruita. Per questo motivo i compositori di melodrammi iniziarono a prendere ispirazione da storie di vita e a comporre arie orecchiabili, che incontrassero i gusti di un tale tipo di pubblico. L’opera ha avuto un grande sviluppo, sia in Italia sia in Francia. In Italia il momento di massimo splendore è stato durante il 1800, quando illustri compositori di cui può darsi che tu abbia già sentito il nome come Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi, producono alcune tra le più famose opere liriche ancora oggi eseguite in molti teatri importanti, in tutto il mondo. A proposito: Gioachino Rossini è un nostro conterraneo, è nato nelle Marche e precisamente a Pesaro.
Quindi, dicevamo: l’opera lirica nasce da una storia, che viene rappresentata come se si fosse al teatro, abbinando però la musica e il canto: insomma, l’opera lirica è un prodotto complesso, ma non per questo inadatto ai bambini e alle bambine. Al contrario! Proprio perché mette insieme più elementi, l’opera è in grado di attrarre l’attenzione anche dei più piccoli. Infatti a qualcuno possono piacere la narrazione e i personaggi, a qualcun altro i cori e le diverse voci dei cantanti, ad altri ancora lo spettacolo fatto di scenografie e di azioni che avvengono sul palco; c’è poi chi è appassionato di musica, magari perché suona uno strumento. E di strumenti, nell’opera lirica, ce ne sono proprio tanti, un’intera orchestra che accompagna in diversi momenti le voci soliste, il coro o l’azione dei protagonisti. Senza contare altri elementi di scena come la danza, i disegni di luce, i costumi che servono a contraddistinguere i diversi personaggi, inserendoli nelle epoche e nei luoghi in cui la narrazione ha luogo. Persino il trucco e parrucco svolge un ruolo nella lirica, perché nell’opera gli attori e i cantanti sono truccati per dar risalto alla loro presenza in scena e per sottolineare alcune loro caratteristiche che aiutano il pubblico a comprendere la storia oltre che a goderne la bellezza.
Per darti l’opportunità di conoscere e di apprezzare l’opera lirica, un gruppo di persone sta lavorando insieme proprio qui vicino: alcune studentesse e studenti dell’Università di Macerata, una giovane laureata e musicista, una professoressa, una impresa locale, alcuni bambine e bambine di scuole d’infanzia e primarie con i loro insegnanti, persino una casa editrice! Tra pochi mesi, infatti, potrai avere in mano dei libricini che raccontano la storia di tre opere liriche, quelle che saranno eseguite quest’estate allo Sferisterio: l’Otello, la Norma e Il Trovatore. E i disegni che le illustreranno sono stati fatti proprio da bambine e bambini come te. Così potrai andare ad assistere allo spettacolo insieme ai tuoi genitori, questa volta. E dai nonni… ci sarà modo di andare per una prossima occasione.
Intanto, se sono riuscita a incuriosirti almeno un po’, forse ti sarà venuta la voglia di saperne un po’ di più. Allora non ti resta che partecipare al laboratorio che si terrà venerdi 6 maggio 2016, all’interno delle iniziative di Macerata Racconta.
Fatti accompagnare allo Sferisterio e dalle 17 in poi potrai partecipare a un fantastico viaggio alla scoperta dell’opera lirica tra storie, narrazioni, giochi, musica e disegni.
L’evento è organizzato da Macerata Opera Festival e dagli studenti e le studentesse del Corso di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Macerata, in occasione degli European Opera Days. Ti aspettiamo!
*Paola Nicolini, psicologa dello sviluppo e dell’educazione, Università di Macerata