lunedì, Novembre 4, 2024

Tutti pazzi per la roccia lunare:
“Ha quasi 4 miliardi di anni”

CAMERINO - In molti sono accorsi per vedere il frammento del satellite, concesso in prestito dalla Nasa al museo delle Scienze. Un incontro con Luigi Pizzimenti, direttore dell'osservatorio astronomico di Tradate, del museo Volandia, ne ha svelato i misteri

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La roccia lunare in esposizione al museo delle Scienze di Camerino

di Monia Orazi

Tutti pazzi per il pezzetto di Luna, 120 grammi di roccia, in mostra al museo delle scienze dell’Università di Camerino, fino a domani 4 aprile. Nel pomeriggio un incontro con Luigi Pizzimenti, direttore dell’osservatorio astronomico di Tradate, del museo Volandia, ha svelato i misteri della roccia lunare, concessa in prestito dal “Lunar Sample Laboratory Facility” dove la Nasa (ente spaziale americano) conserva i frammenti di Luna, raccolti dalle missioni degli astronauti Apollo. La piccola pietra extraterrestre, che in questo periodo gira l’Italia per far conoscere a tante persone i segreti della Luna, è molto speciale. Fa parte della roccia denominata “70215”, un basalto a grana fine piritica, cioè una pietra durissima che ha al suo interno ossido di ferro, tra le più grandi ritrovate sulla Luna, a circa sessanta metri dal modulo lunare, la piccola navicella con gli astronauti, atterrata sul satellite della Terra, per esplorarne l’altra faccia.

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L’incontro con il professor Luigi Pizzimenti

La grande roccia è stata raccolta sulla Luna nel dicembre del 1972, dall’ultima missione lunare Apollo 17. Il frammento di roccia lunare ha 3 miliardi e 700 milioni di anni, a trovarlo è stato Harrison Schmitt, l’unico geologo a raccogliere con le sue mani pietra extraterrestre. Al suo interno si trova il minerale ilmenite, formato da ferro, titanio ed ossigeno, di colore nero, a forma di lunghi cristalli quadrati. La roccia è stata trovata adagiata sulla superficie lunare e presenta dei piccoli microcrateri su tutte le sue superfici, la prova che è caduta a grande velocità sulla Luna, in una delle zone dette “mari” dove però non si trova l’acqua, ma vastissime distese di rocce basaltiche. Una parte della pietra è stata usata per importanti esperimenti scientifici, un’altra parte è stata presa per mostrarla al pubblico, il restante è conservato per eventuali esperimenti futuri. Oggi è difficile che qualcuno torni sulla Luna a prendere altre rocce, dunque il valore della pietra in esposizione a Camerino è incalcolabile.

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Alcuni dei bambini attratti dal frammento di pietra lunare

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