Si chiama Coltivare l’accoglienza il video- documentario delle studentesse dell’istituto Agrario di Macerata scelto per rappresentare le Marche al convegno “L’Europa inizia a Lampedusa” che si è concluso oggi sull’isola in occasione della giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza. Alessandra Ciccola, Elisabetta Garbuglia, Laura Ginobili e Alice Pettinari, della classe 3A, guidate dalla docente Grazia Di Petta, hanno preso parte al progetto co-finanziato dall’Unione Europea, dal Miur e dal Ministero degli Interni che ha visto 300 studenti provenienti da tutta Europa protagonisti di una tre giorni di confronto, riflessioni, studio e partecipazione a laboratori condotti dalle ong Save the Children, Medici Senza Frontiere, Oim, Comunità di Sant’Egidio, ed altre. Le ragazze hanno consegnato al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini una lettera dell’amministrazione comunale per creare un ponte di amicizia con Macerata e sostenere insieme la cultura dell’accoglienza. «Di fronte a una tragedia come quella delle migrazioni – commenta l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde – dà speranza l’impegno delle ragazze della scuola agraria di Macerata insieme a tanti giovani per la cultura dell’accoglienza. Sono la risposta ai muri che si vogliono alzare. Nella lettera abbiamo prima di tutto espresso tutta la nostra vicinanza alla cittadinanza di Lampedusa e il riconoscimento per la grande testimonianza di umanità. Abbiamo, inoltre, invitato Giusi Nicolini per un convegno sull’accoglienza che vogliamo realizzare a Macerata». A supporto dell’invito lo scambio simbolico di vitigini tipici. Il Rosso Piceno e il Verdicchio, da portare a Lampedusa, in cambio di un vitigno da piantare a Macerata.
Il lavoro discusso durante il workshop di Lampedusa è il risultato di una ricerca condotta per conoscere le politiche di accoglienza messe in atto dal Comune di Macerata. Dopo gli incontri avuti con il vicesindaco Stefania Monteverde, con l’assessore ai servizi sociali Marika Marcolini, con la responsabile comunale per l’accoglienza Carla Scarponi e con i rappresentanti del Gus le studentesse hanno messo a fuoco i processi dell’accoglienza dei rifugiati con il progetto Sprar. Successivamente hanno condotto in classe un’indagine con i compagni per rilevare la percezione rispetto alle tematiche dell’immigrazione e dell’accoglienza, facendosi portatrici di momenti di conoscenza e di approfondimento, registrando al termine del percorso i cambiamenti culturali apportati. La documentazione delle fasi del lavoro di ricerca è stata raccolta in un video dal titolo “Coltivare l’accoglienza”. L’evento si è concluso con la marcia verso la Porta d’Europa e la cerimonia di commemorazione delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 (quando persero la vita in mare 368 persone) a bordo di motovedette della Guardia costiera.