di Elisabetta Pugliese
Sono 1.100 gi studenti e le studentesse dell’Itas “Matteo Ricci” di Macerata ma per ognuno di loro c’è attenzione e sostegno. A testimoniarlo sono i rappresentanti d’istituto eletti lo scorso ottobre, Rebecca Zito, Matteo Bussolotto, Mattia Roganti e Nicole Carletti. Hanno sperimentato nel loro percorso l’importanza del legame che si instaura tra ragazzi e ragazze, insegnanti, dirigente e i vari collaboratori scolastici: «La scuola è molto aperta alle nostre idee e alle iniziative che proponiamo ci appoggia e ci aiuta. La prerogativa principale è il dialogo, i professori, la preside e il vicepreside ci rispettano, sono molto disponibili ad incontrarci personalmente qualora ne avessimo bisogno e ci vengono incontro. C’è un clima sereno e tranquillo, chiunque abbia un problema può parlarne liberamente. Il nostro istituto non solo offre molte opportunità, ma ci sostiene nell’orientamento all’università, nella preparazione ai test di ingresso e nelle certificazioni linguistiche. È vero che siamo tanti – hanno concluso gli studenti e le studentesse – ma l’attenzione al singolo non manca mai».
Questa attenzione è riferita non soltanto al percorso di studi, ma anche a far sì che i ragazzi e le ragazze coltivino le loro passioni e che coloro che riescono a conciliare l’attività scolastica con altre mansioni, come quelle sportive, raggiungendo ottimi risultati, vengano supportati nel loro percorso. Ne è un esempio Eleonora Ciabocco, studentessa quindicenne e neo campionessa nazionale di ciclocross, che sottolinea l’importanza del sostegno di compagni e docenti: «Frequento un indirizzo che riguarda le materie scientifiche, sono appassionata di questo ambito e sono contenta della mia scelta, specie perché pratichiamo anche molte ore di laboratorio, quindi abbiamo molte dimostrazioni pratiche. Conciliare lo sport con la scuola non è facile, devo sapermi organizzare, ma sono specialmente i miei professori e la mia classe ad aiutarmi. Si interessano alle mie gare, sanno che mi alleno tanto, quindi cercano di lasciarmi un po’ più libera il lunedì e di darmi il tempo necessario per organizzarmi nelle interrogazioni e nei compiti in classe. Sono tutti molto disponibili e di grande incoraggiamento».
Famiglie, studenti e studentesse della scuola secondaria di primo grado che si stanno preparando al loro futuro hanno potuto fare esperienza del bel clima che si respira durante gli Open Day delle scorse settimane. In programma per domani, 18 gennaio, e per domenica 19, gli ultimi appuntamenti di “Scuola Aperta”.
La dirigente scolastica Rita Emiliozzi fa un bilancio dell’evento, raccontando i risultati raggiunti e la natura inclusiva dell’istituto: «La nostra scuola è molto grande, abbiamo al momento oltre i 1100 studenti. C’è stata una grandissima affluenza all’Open Day, i giovani e le loro famiglie, accorsi numerosi, erano molto motivati, interessati e si sono mostrati positivamente sorpresi. Da dirigente mi sento fortunata, perché i docenti e i nostri studenti e le studentesse hanno partecipato attivamente, supportando la scuola nell’organizzazione delle giornate ed accompagnando gli intervenuti passo dopo passo. Domani e dopo domani concluderemo questa esperienza, ma soltanto a livello teorico, perché continueremo a restare operativi nell’assistenza e nel supporto all’orientamento tutti i giorni, dalle 8 alle 17, fino alla chiusura delle iscrizioni. Il fiore all’occhiello del nostro istituto è l’accoglienza – ha spiegato la Emiliozzi – come inclusione, ma soprattutto in senso stretto. I ragazzi e le ragazze che arrivano da noi provengono da città diverse da Macerata e hanno alle spalle storie didattiche e personali particolari e variegate, così come le loro famiglie. È fondamentale instaurare con loro un rapporto, affinché ci sia sempre un dialogo costruttivo che abbia come punto focale l’attenzione ai giovani. Noi accogliamo tutti senza alcuna distinzione – ha concluso la dirigente – e dedichiamo a tutti la nostra totale attenzione. Lavoriamo perché tutti, io, gli insegnanti e i nostri ragazzi e ragazze, crediamo fortemente in questo progetto».
La professoressa Tiziana Riccardi, che da diversi anni ormai si occupa del supportare gli studenti e le studentesse nell’attività di orientamento, ha illustrato i vari indirizzi di cui si compone la scuola e di come concretamente si svolgono le giornate di Open Day: «I nuovi studenti e studentesse potranno scegliere tra tre alternative molto valide, che hanno al loro interno altre declinazioni. Abbiamo il liceale, che si divide nel liceo delle scienze umane e nell’economico-sociale, una novità. Poi c’è il chimico e biotecnologie, frammentato in ambito sanitario o ambientale, e infine l’indirizzo turismo. All’inizio vengono presentate tutte le opzioni, il piano di studi e gli sbocchi universitari e lavorativi, in seguito i visitatori si dividono per gruppi in base ai propri interessi e i professori e i giovani che già studiano da noi fanno fare loro il tour dell’istituto e gli mostrano cosa succede concretamente nelle varie aule. “Scuola Aperta” è toccare con mano le varie anime della scuola». La docente ha poi raccontato un’interessante iniziativa, che va ad aggiungersi agli Open Day, ossia “Studente per un giorno”: «Questa attività è molto utile, formante e performante, perché gli studenti e le studentesse delle scuole medie vengono all’istituto nel pomeriggio e in tre ore fanno quattro esperienze concrete, facendo lezione con i professori e diventando loro stessi gli alunni e le alunne della classe. Interagiscono, intervengono, fanno delle domande, seguono le spiegazioni e si affidano ai nostri ragazzi e ragazze, che gli fanno da tutor: questo permette loro di essere partecipi e attivi e di comprendere al meglio cosa offre ogni indirizzo e quale delle opportunità è più interessante per loro. Negli ultimi anni – ha sottolineato la Riccardi – ci siamo resi conto che i ragazzi sono molto più disorientati e che la scelta della scuola giusta diventa sempre più difficile, ecco perché abbiamo voluto aggiungere questa ulteriore esperienza. L’attenzione ai giovani è il principale obiettivo che il nostro istituto si prefigge, accompagnarli, guidarli e sostenerli è la nostra priorità».
…serenità…professionalità.
..serietà…collaborazione…