sabato, Novembre 23, 2024

Walk for mem,
bimbi e bimbe dell’asilo
nei luoghi della memoria

RECANATI - L'iniziativa raccontata dalle insegnanti della scuola dell'infanzia di via Camerano dell'istituto comprensivo Badaloni

walk_for_mem-1-1024x768Raccontare il giorno della Memoria ai bambini e alle bambine più piccoli non è sempre facile. Bisogna trovare le parole giuste. Per questo alla scuola dell’infanzia di Via Camerano le insegnanti hanno raccontato e letto “Il muro” di Giancarlo Macrì: un albo illustrato per abbattere i muri a favore della diversità, nell’uguaglianza. «Un libro – scrivono le insegnanti –  capace di raccontare con una semplicità disarmante l’ignoranza cieca di chi preferisce dividere, anziché unire».

Sono le stesse insegnanti a proporre il diario dell’iniziativa.
«26 gennaio alle 10, mattinata speciale: tutti pronti per uscire. Le insegnanti hanno promesso ai loro allievi e allieve una passeggiata speciale per scoprire e ricordare un luogo dove abitarono tantissimi anni fa e, in tempo anche più recente durante il periodo delle leggi razziali, tante famiglie e bambini come loro, proprio qui a Recanati non lontano dalla loro scuola. Erano Ebrei e vivevano i loro giorni dietro “muri” invisibili o nascosti nel ghetto. Il ghetto una parola di origine veneziana che una guida storica d’eccezione, Antonella Maggini, già insegnate dell’ istituto comprensivo Badaloni, ha cercato di spiegare ai bambini e alle bambine con una canzoncina che si canta spesso nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia.
walk_for_mem-2-768x1024I bambini e le bambine sono stati così i protagonisti, in qualche modo di questa storia proprio a Montevolpino dove hanno vissuto anche quei loro coetanei. La maestra Antonella ha raccontato loro di persone vissute lì, di com’erano le loro case, dei cibi che preparavano, dei mestieri che svolgevano e di quei muri che li tenevano rinchiusi. Per farlo ha giocato con le parole, parole nuove e curiose: ghetto, feccia, kosher, banca, cabala, cenciaria, sfratto… Ha narrato una storia vera tutta recanatese, quella del “cappotto rosso di Naide”.
I racconti, pur nella loro totale aderenza alla realtà dei fatti storici, sono stati presentati con estrema delicatezza, scegliendo con cura i termini, cosicché tutti hanno seguito passo passo, con attenzione, curiosità e domande. Le varie tappe percorse sono state segnalate con i disegni dei bambini che tutti potranno leggere ed apprezzare: Via Mazzini, Vicolo degli Impiccolati, Via Vitali, P. le Bianchi, Vicolo dell’Achilla e via Campo de’ Fiori, dove era il cimitero ebraico.
Ai bambini e alle bambine è stato detto che ricordare è importante perché la memoria aiuta a evitare gli errori e perché si impari fin da piccoli a pensare, come recita il motto di quest’anno della Scuola di Via Camerano ” Maestra insegnami a pensare “. Questa frase così importante da oggi nelle menti dei bambini si è arricchita anche di un altro tassello: ” Maestra insegnami a pensare e a conoscere, per ricordare”.
Al ritorno, nonostante le temperature gelide di una mattina di fine gennaio, c’è stato tra i bambini e le bambine anche chi ha proposto che, invece di tornare a scuola, si sarebbe potuto andare a mangiare un bel gelato insieme, dato che erano stati tutti bravi ed attenti. Un premio di sicuro meritato grazie ad un modo nuovo e coinvolgente di fare Scuola, una scuola attiva e partecipata. Un modo attivo di fare Storia nel Giorno della Memoria: Walk for Mem.

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