Nella Giornata della Memoria gli studenti e le studentesse della classe 5A del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata hanno avuto l’opportunità di ascoltare la testimonianza di Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah. Insieme alla professoressa Stefania Monteverde, loro docente di filosofia e storia, hanno partecipato all’incontro “ “ all’̀ , in occasione dell’intitolazione di un’aula universitaria proprio a Edith Bruck. Molto significativa la sua testimonianza che in collegamento da remoto ha ricordato: «Sono fiera e grata per quest’aula perché spero che le future generazioni, entrando qui si chiedano ‘chi è Edith?’ e conoscano così la mia persona e il mio lavoro. Tutto quello che ho detto e scritto sopravvivrà perché riguarda tutti. Bisogna ogni volta denunciare il male e ribellarsi per alimentare il bene e far di morire di fame il male».
Studenti e studentesse, impegnati in questo ultimo anno di scuola a studiare il fascismo e il nazismo con gli orrori delle leggi razziste e dei campi di concentramento, porteranno sicuramente queste parole ben scolpite nella memoria.
«La classe seconda F del liceo scientifico Galileo Galilei è stata accolta dal sindaco Sandro Parcaroli nella Sala Consiliare del Municipio nella mattina del 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, con l’insegnante di Storia, Giuseppina Capodaglio, e la dirigente scolastica Roberta Ciampechini, che ha affiancato le Autorità in una celebrazione tanto intensa quanto commovente.
Con il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani il Primo Cittadino ha consegnato, alla presenza dei giovani studenti, due medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai familiari di Ferdinando Conti e Lorenzo Staffolani, cittadini maceratesi internati in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale.
Alla cerimonia – aperta dal presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani – erano presenti autorità civili e militari.
In un silenzio carico di commozione e di rispetto, sono state ascoltate le parole del dottor Daniele Staffolani, figlio di Francesco, e della professoressa Daniela Meschini, nipote di Ferdinando Conti, che hanno ricevuto un attestato e le medaglie d’onore. II momento ha catturato l’attenzione di tutti gli allievi, che hanno assistito ad una lezione insolita ma sicuramente degna di essere ricordata nel tempo.