giovedì, Dicembre 5, 2024

La classe inventa una banconota
e vince il premio di Banca d’Italia

CAMERINO - E' stata realizzata dalla classe 5^ A della scuola primaria Salvo D’Acquisto l’istituto comprensivo “Ugo Betti”

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L’edizione 2021-2022 del Premio “Inventiamo una Banconota” ha visto vincitrice per l’Italia Centrale l’istituto comprensivo “Ugo Betti” di Camerino con la classe 5^ A della scuola primaria Salvo D’Acquisto. Promossa dalla Banca d’Italia e dal Ministero dell’Istruzione, ha visto partecipare 802 scuole che hanno scelto di approfondire le tematiche di educazione finanziaria promosse dal tema di questa edizione “Un nuovo inizio: ripartire attraverso l’economia” disegnando un bozzetto di banconota immaginaria ricollegandosi alle opportunità per le nuove generazioni all’indomani della pandemia che ha colpito il nostro Paese.
«Gli alunni e le alunne coinvolti – scrive la scuola – insieme ai compagni di terza, nel modulo pon teatrale “Apprendimento e socialità” hanno spontaneamente inventato, nelle ore del dopo mensa, destinate al laboratorio espressivo, un gioco di ruolo totalmente autogestito in cui ognuno è diventato titolare di un’attività lavorativa, formando in alcuni casi anche società con un compagno, con lo scopo di guadagnare, vendere, trovare un prodotto che avesse successo di mercato e consentisse la vendita e il guadagno di denaro. Hanno individuato un mestiere, scelto il prodotto, disegnato le banconote, creato una banca e nominato un compagno come banca. Hanno costruito portafogli per accumulare banconote… insomma gli insegnanti hanno assistito alla messa in scena di una ripartenza dell’economia vista dai bambini: “Facciamo finta che dobbiamo guadagnare, portare i soldi in banca e prendere i soldi in banca”». I docenti ne hanno approfittato per integrare la progettazione didattica con un modulo pluridisciplinare, ampliando così l’offerta formativa grazie al concorso “Invento una banconota” promosso da Banca d’Italia. Pertanto, gli alunni e le alunne sono stati guidati in un semplice percorso di educazione finanziaria mediante la riflessione sul loro gioco, toccando temi come il risparmio, l’economia che circola, l’interdipendenza tra le attività economiche e lavorative e il difficile momento che si trovano a vivere a causa del covid-19. Forte è la consapevolezza degli insegnanti coinvolti che l’attività teatrale, in quanto forma d’arte corale, abbia consentito il lavoro di gruppo, facilitato la collaborazione e l’apertura verso l’altro, in vista di un obiettivo comune, così si è deciso di fare una proposta agli alunni: perché non realizzare una banconota? La gratificazione provata dai bambini e il loro entusiasmo hanno fatto il resto.
Ciascun alunno e alunna ha creato la propria banconota, poi collettivamente sono stati individuati gli elementi più significativi e ricorrenti da inserire nella banconota finale, “una banconota a più mani”. Con soddisfazione si è potuto constatare che nel presente e nel futuro a misura dei bambini e delle bambine hanno trovato spazio le varie identità lavorative, ma anche la sostenibilità e altri obiettivi dell’agenda 2030, sfondo integratore di tutte le attività proposte dalla nostra scuola per il corrente anno scolastico. Tra questi, anche la parità di genere raffigurata con le mani, una femminile e l’altra maschile, che racchiudono il cuore della ripresa economica. Ne è scaturito un percorso a 360 gradi per lo sviluppo di competenze trasversali, indispensabili per la formazione di cittadini attivi e consapevoli, in grado di esercitare un ruolo costruttivo nella società, con senso critico e capacità decisionale. Le attività svolte hanno mirato a promuovere la crescita culturale e sociale, favorendo la consapevolezza dell’importanza del contributo di ciascuno nella comunità, intesa nella sua dimensione antropologica, come spazio di relazioni e di sollecitazioni culturali per una cittadinanza attiva.
La premiazione delle scuole vincitrici rappresentanti i tre ordini di scuola per le regioni Marche-Toscana-Umbria si è tenuta nella Filiale di Arezzo il 1° giugno alle ore 10:30. Per coloro che non hanno potuto raggiungere Arezzo è stato possibile partecipare in streaming on line.
Emozionante è stato sentire proclamare il nome della scuola e ascoltare la motivazione artistica della scelta del bozzetto: «L’aspetto spontaneo, l’aspetto diretto, l’aspetto istintivo del disegno danno speranza, emerge un forte senso di rispetto della Terra. Il disegno ha richiesto sicuramente un grande lavoro anche se apparentemente si ha la sensazione di vedere immagini, passatemi la parola, semplici, spontanee. Le due mani che formano un cuore ci avvicinano alla comunicazione molto contemporanea, più quotidiana e più unica che fa parte del linguaggio odierno, un gesto che è entrato nelle nostre abitudini».

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