di Marco Ribechi (foto di Fabio Falcioni)
Scuole, Comuni, forze dell’ordine e Asur uniti per evitare le insidie della rete e delle nuove tecnologie. La terza edizione del progetto “Tra palco e realtà” è giunta alle sue fasi conclusive e gli studenti di quattro scuole della provincia, oltre mille alunni, sono pronti a mostrare il prodotto della loro creatività.
Si parte il 6 maggio a Castelraimondo, nel Lanciano Forum, con gli studenti della scuola media inferiore Strampelli, il 10 a Montecassiano al teatro Camillo Ferri con gli studenti della scuola media Cingolani, il 14 maggio a Porto Recanati, all’auditorium della Scuola “Medi”, con gli studenti dello stesso istituto, il 15 maggio a Corridonia, al teatro Lanzi, con gli studenti della “Manzoni”. Quest’anno tra i partner anche il comune di Macerata che ospiterà la serata finale il 17 maggio al Lauro Rossi. Tutte le serate ad eccezione dell’ultima vedranno la formula del doppio spettacolo, la mattina rivolto ai compagni e studenti mentre la sera ai genitori e a tutta la cittadinanza.
Il progetto è iniziato in autunno con gli incontri con gli esperti della Polizia di Stato e dell’Asur. «Un nostro compito preciso – spiega il questore Antonio Pignataro – è difendere le giovani generazioni. Fuori c’è una situazione incandescente, circa l’80 percento delle persone che controlliamo alla guida è sotto l’effetto di droghe o alcol. Il 30 maggio sapremo cosa deciderà la Corte di cassazione riguardo la possibilità di commercializzare la cannabis light ma intanto altri pericoli sono il bullismo, la ludopatia e l’adescamento in rete».
La dipendenza tecnologica è in continuo aumento: «Il 54 percento dei bambini dai quattro ai dieci anni anni possiede un device per connettersi e usufruire di contenuti – spiega Gianni Giuli direttore del dipartimento dipendenze patologiche Area Vasta 3 -. L’Organizzazione mondiale della sanità sta ancora descrivendo la dipendenza da internet ma comunque suggerisce di attivare nei giovani le soft skills, ovvero le capacità di saper decidere per dire no. Fondamentale coinvolgere anche le famiglie per questo il momento fondamentale di ogni spettacolo sarà un estratto teatrale originale, grazie al coinvolgimento nel progetto di un regista per ogni scuola. L’uso del linguaggio teatrale è uno strumento efficace e ideale per mettere i giovani in relazione tra di loro e spingerli ad indagare queste tematiche».
Come spiega anche Giovanni Bonomo della Polizia della Comunicazione: «Incontrare i ragazzi e coinvolgere le famiglie è molto importante per prevenire comportamenti patologici».
Per questo anche il comune di Macerata ha deciso di prendere parte al progetto: «L’alleanza tra le istituzioni – spiega il vicesindaco Stefania Monteverde – è necessaria per conprendere le problematiche e sviluppare la capacità di reagire. Attraverso le arti si può sviluppare la consapevolezza di se stessi e costruire le personalità». “Tra palco e realtà” ha attivato un percorso prima informativo, poi laboratoriale, teatrale in prima istanza, per costruire messaggi di prevenzione dei comportamenti inadeguati e dei pericoli legati a Internet e nuovi media, quali dipendenze digitali, cyberbullismo, fake news, adescamento, gioco d’azzardo, acquisti illegali o pericolosi, abuso e cattivo uso dei social, estorsione dati sensibili. Un universo esteso e complicato di problematiche con cui quotidianamente tutti ci troviamo a fare i conti e in particolare su cui i più giovani rischiano di inciampare, con conseguenze che possono essere drammatiche quando sottovalutate. “Tra palco e realtà” è un’azione di prevenzione ideata e promossa dalla Polizia di Stato, dal Dipartimento dipendenze patologiche dell’Area Vasta 3, dal Garante dei diritti della persona della Regione e dal comune di Macerata.